Ultimi giorni di eventi e preghiera al santuario della Verna per gli ottocento anni dalle Stimmate di San Francesco. Venerdì 4 ottobre verrà chiusa la porta santa aperta appunto per l’importante anniversario. E sarà una giornata piena di appuntamenti. Alle ore 11 ci sarà la messa e alle ore 15, dopo la processione alla cappella delle stimmate, il vescovo Andrea Migliavacca chiuderà ufficialmente la Porta Santa per l’indulgenza, seppure la stessa indulgenza concessa dalla Santa Sede per questo tempo giubilare è stata prorogata al 31 dicembre. Nel pomeriggio ci sarà anche la visita del presidente della Regione Eugenio Giani, che riceverà un omaggio dal sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini per l’attenzione che la Regione ha sempre avuto verso il paese e il santuario, anche con i recenti lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Gli eventi per gli ottocento anni dalle Stimmate proseguiranno a Firenze con una mostra dal 21 ottobre al 4 novembre a Palazzo Vecchio che racconta il rapporto tra Firenze e la Verna. "Abbiamo avuto tante persone in questi ultimi mesi al santuario - dice il padre guardiano Guido Fineschi - tanti fedeli, pellegrini, ma anche semplici curiosi attratti dalle bellezze del Casentino e anche dal motto di queste celebrazioni Dalle ferite, la vita nuova. Un augurio che in molti hanno raccolto sperando in questi momenti difficili di avere una vita migliore. E poi la voglia di venire in un luogo di grande silenzio, riflessione e preghiera. Anche se con tanta gente è stata una sfida giornaliera da raggiungere. Un compromesso continuo". E in questi ultimi mesi al santuario della Verna sono arrivati anche tanti frati di altre congregazioni e anche dall’estero. "Siamo stati davvero colpiti dalla loro presenza e vicinanza - dice il padre guardiano Guido Fineschi - è stato davvero bello averli qui. Adesso abbiamo tre frati in aiuto dall’India, tanti altri sono arrivati dalla Sicilia e alcuni dalla Polonia. Una presenza importante e continua".
Festeggiamenti per l’anniversario delle Stimmate che dovevano chiudersi con una sorta di gemellaggio con i frati del Monte degli Ulivi a Gerusalemme. "Ma purtroppo non ci è possibile andare - spiega Fineschi - Per la guerra sono stati annullati tutti i voli e non sappiamo neanche quando sarà possibile andare. Peccato davvero perché questo viaggio doveva portare un importante messaggio di pace in una terra flagellata dai conflitti". E intanto, in attesa che la situazione internazionale possa cambiare, i frati francescani si preparano a vivere altri due anni importantissimi per la loro comunità. Il prossimo che vede l’anniversario della creazione del Cantico delle Creature di San Francesco e il 2026 anniversario della morte del santo. E saranno altri due anni ricchi di eventi, preghiera e riflessione con le comunità francescane ancora protagoniste.