LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Stazione Medioetruria, occhio al binario morto. Giani: “No divisioni, avanti i tecnici”

Altolà del governatore in vista dell’ultimo tavolo tecnico: "Gli interscambi ferro-ferro indicano Rigutino e Chiusi"

Una stazione

Una stazione

Arezzo, 4 ottobre 2023 – «Sono deluso dal metodo di lavoro per come sta procedendo". A metà del guado, il governatore Eugenio Giani fa il punto su Medioetruria, in vista dell’ultima riunione romana del tavolo tecnico chiamato a valutare criteri e fattibilità della stazione dell’alta velocità. Progetto che sulla carta mette d’accordo Toscana e Umbria, ma divide su dove fare l’hub ferroviario.

Cinque le ipotesi in campo con Rigutino e Creti in pole position, tallonate da Chiusi, nel Senese. Giani non entra nel merito di quello che i politici dovranno decidere quando i tecnici consegneranno il dossier con le valutazioni su numeri, flussi e costi. Tuttavia, non nasconde la complessità di una vicenda che tiene in ballo tre province e due regioni e rappresenta un volano per l’economia e il lavoro in un area molto vasta.

Presidente Giani, come valuta il lavoro del tavolo tecnico?

"Lo stato d’animo esprime un pò di insoddisfazione".

Perchè?

"Il metodo doveva essere centrato sull’acquisizione al tavolo tecnico di dati, numeri e analisi oggettive per poi fare una valutazione comparata. In realtà, fin da subito si è manifestata una scelta preventiva sull’indicazione del luogo che sembra sovrastare l’analisi puramente tecnica".

A chi si riferisce?

"A nessuno in particolare, rilevo un clima generale che si accompagna a questo percorso. La priorità deve essere di natura tecnica".

Un esempio?

"Se si ritiene fondamentale arrivare alla futura stazione attraverso un interscambio ferro-ferro, è chiaro che questa linea può privilegiare Rigutino e Chiusi, mentre non privilegia la scelta della stazione nell’area del comune di Cortona dove linea lenta e veloce sono distanti una decina di chilometri e in quel caso servirebbe un collegamento con navetta. In generale, si tratta di un criterio tecnico che ha conseguenze sulla scelta definitiva ma nasce da valutazioni meramente tecniche. C’è un terzo elemento...".

Quale?

"È importante esaminare su base tecnica i flussi, le potenzialità e l’utenza che potrà usufruire della stazione in modo da favorire una scelta che renda un servizio strategico al maggior numero di persone, indipendentemente da dove abitano".

E invece?

"Si ragiona ancora sulla base di interessi di parte per favorire la località più vicina. Su questo aspetto, spero che le prossime riunioni possano raddrizzare il corso del confronto".

Il ministro Salvini, in una recente visita in Umbria ha detto che la Toscana è già ben collegata e che se "i numeri lo permetteranno, sarà motivo di orgoglio avvicinare l’Umbria all’Italia". Qual è la sua lettura?

"L’affermazione del ministro probabilmente nasce dal fatto che si trovava in Umbria, quindi si è fatto carico dei problemi della regione. Se viene in Toscana, dovrà rendere conto anche ai toscani. Credo molto in un regionalismo equilibrato e la Toscana in questi anni non è stata minimamente avvantaggiata.".

Resta il fatto su Medioetruria si è innescata una competizione tra Toscana e Umbria che rischia l’impasse. Come pensate di uscirne?

"Penso che la cosa migliore sia quella di chiudersi tutti in una stanza dopochè sarà conclusa una vera istruzione tecnica che ancora non c’è, calibrata su parametri e criteri oggettivi tra i quali i costi di realizzazione della stazione. Vorrei che il dossier tecnico fosse messo sul tavolo dei politici. E i politici valutino tutti gli elementi tecnici per poi arrivare a una scelta che tenga conto anche delle mitigazioni per chi non sarà direttamente avvantaggiato rispetto al raggiungimento della stazione".

Alla fine la politica deve decidere un luogo.

"Secondo me la scelta dei politici non sarà solo quella del luogo ma riguarderà anche programmi per consentire collegamenti agevoli alla nuova stazione da tutte le zone del bacino di utenza".

Ma a forza di litigare l’opera rischia di saltare?

"Penso che verrà fatta, c’è la volontà di tutti, ma più tiriamo per le lunghe i dissidi e più tardi sarà realizzata".