TERRANUOVA
Cronaca

Spaccata alla Snai, svolta indagini. Dalla telecamere la verità sulla banda

Intanto Confcommercio in ansia rispetto a questi episodi sempre più frequenti. "Maggiori controlli"

Spaccata alla Snai, svolta indagini. Dalla telecamere la verità sulla banda

Spaccata alla Snai, svolta indagini. Dalla telecamere la verità sulla banda

di Francesco Tozzi

Potrebbe essere ad un passo la svolta nelle indagini sulla rapina al punto Snai . Da lunedì le forze dell’ordine sono a lavoro per identificare le quattro persone che hanno messo a segno il colpo al negozio di via Poggilupi e stanno passando al vaglio ogni frame registrato dalle telecamere di videosorveglianza, presenti sia all’interno che all’esterno dell’esercizio, per risalire all’identità dei componenti della banda, che nella notte tra domenica e lunedì si è introdotta nel locale forzando la porta d’ingresso con un piede di porco ed ha asportato una cassaforte non ancorata al cui interno erano custoditi circa 10mila euro. Si tratta di uno dei bottini più cospicui sottratti nell’ultimo periodo in occasione di furti con scasso. Fino allo scorso gennaio sono state le abitazioni private bersaglio privilegiato dei malviventi, mentre da alcune settimane a questa parte il fenomeno si è intensificato nei confronti degli esercizi commerciali del comprensorio. "L’imperativo è non abbassare la guardia" ha affermato Roberta Soldani, responsabile delegazione di Confcommercio per Montevarchi e , che è intervenuta proprio per riportare quello che è il pensiero dei commercianti di fronte a questi episodi sempre più frequenti. "La microcriminalità c’è sempre stata – ha aggiunto – ma ultimamente si è notato un aumento. Ciò che auspichiamo è un maggior controllo del territorio da parte degli organi competenti, limitatamente ai mezzi a disposizione. Un anno fa il Comune di Montevarchi convocò un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, dove si garantì un incremento del personale delle forze dell’ordine per pattugliare la vallata". Lo scorso anno il sindaco di Montevarchi organizzò in Palazzo del Podestà una riunione alla presenza del prefetto, del questore e dei vertici di Carabinieri e Guardia di Finanza per prendere di petto la questione. "La preoccupazione da parte degli esercenti al momento resta - ha proseguito Soldani - Come associazione abbiamo fatto presente che la problematica esiste a livello provinciale e speriamo che le azioni intraprese da coloro che devono vigilare proseguano costantemente. Tra l’altro avviene di rado che vengano sottratte somme ingenti, perché oggi è molto difficile che nelle casse dei negozi restino grandi quantità di contanti – al di là di quanto accaduto al punto Snai – visto che è ormai diffusissimo il pagamento elettronico. Ai commercianti, piuttosto, tocca rimboccarsi le maniche per rimediare ai danni causati, rimettendoci di tasca propria. È più uno spregio che un vero e proprio furto. Il nostro auspicio è che le forze dell’ordine continuino con le loro attività, implementando i controlli laddove possibile".