Sicurezza, allerta al top. Il comitato serra i ranghi per il Mattarella day e la mostra dell’oro

Il prefetto De Luca: "Misure già definite, nuovo vertice prima del 25 aprile". Scattano controlli a tappeto su tutti i luoghi affollati, supermercati compresi. "Sarà rafforzata l’attività di intelligence per prevenire i rischi". Lo scenario.

Sicurezza, allerta al top. Il comitato serra i ranghi per il Mattarella day e la mostra dell’oro

Sicurezza, allerta al top. Il comitato serra i ranghi per il Mattarella day e la mostra dell’oro

Trasmette la solita, contagiosa tranquillità ma assicura che l’allerta è proprio al livello massimo. Maddalena De Luca per natura e per mestiere ha imparato a dominare le ansie legate al suo lavoro, quello di prefetto. Eppure con la stessa franchezza conferma che di certo non è un momento qualunque e si è innalzata la soglia di attenzione. Non da ora, per la verità, bensì dal 7 ottobre con la strage dei giovani israeliani, ma intensificata dopo la strage in Russia e, ora, la tensione con l’Iran.

"I comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza sono frequenti e non potrebbe essere altrimenti", dice De Luca. Anche perchè ad un quadro condito di due guerre alle porte dell’Italia si unisce a breve la visita del presidente della Repubblica. "In vista del suo arrivo a Civitella ci siamo già riuniti e abbiamo organizzato tutto venerdì scorso, ma ci rivedremo di nuovo a ridosso del 25 aprile". Del resto alla prudenza di rito quando si muove l’uomo del Quirinale si unisce una concomitanza quasi astrale. "Tutti i momenti di aggregazione o di affollamento devono essere monitorati e controllati con particolare attenzione e in questo clima la visita del Capo dello Stato è naturalmente al primo posto".

In questo campo, è chiaro, De Luca non entra in dettagli. Di sicuro è una visita concentrata tra le mura di Civitella: Mattarella arriva in elicottero, atterra a Badia al Pino, raggiunge in auto lo splendido borgo storico per poi ripartir subito dopo la cerimonia. Non ci saranno code, anche perchè il presidente ha una giornata di quelle dall’agenda pienissima, come ogni 25 aprile. Al suo fianco, come noto, ci sarà il ministro della difesa Guido Crosetto. Vista la configurazione di Civitella, con la piazza che si apre tra le case e la chiesa, è evidente che i controlli saranno serrati, compresi quelli dai tetti, ma si tratta di elementi che fanno parte di un’esperienza ormai rodata e nei quali di sicuro un prefetto non entra per fornire indicazioni. Nei giorni precedenti l’arrivo sarà eseguita un’attenta attività di bonifica in tutta l’area, poi nella giornata servizi straordinari che impegneranno tutte le forze dell’ordine.

E sullo sfondo dell’escalation bellica? "Il livello di controllo è già al massimo da ottobre, confermato dopo l’attentato a Mosca: in più la priorità è quella di rafforzare il lavoro di intelligence o comunque di informazione". È quella rete della quale lo stesso ministro Piantedosi parlava l’altro ieri sul tg nazionale: la prevenzione di cosa possa succedere, un’attività nella quale l’Italia è da sempre ai massimi livelli e sulla quale nessuno allenta la presa.

Gli obiettivi sensibili? Il prefetto De Luca conferma solo che restano quelli già monitorati dai tempi dell’assalto di Hamas. Quindi, alla luce delle indicazioni di allora, i sorvegliati speciali restano quelli con risvolti che richiamino la presenza di rappresentanti di popolazioni in guerra ma anche i luoghi di culto e in generale tutti gli spazi di aggregazione, come teatri, cinema, strutture che ospitano concerti.

Non solo: dietro l’angolo c’è la mostra dell’oro, non è un mistero che nella normalità veda protagonisti sia il mondo arabo che quello ebraico. "Anche quello è un obiettivo sensibile, sul quale tenere gli occhi aperti". E ipotesi tipo i famosi "lupi solitari", ad esempio in realtà commerciali? Possono riguardare anche le nostre latitudini? "Ovunque ci sia un maggior afflusso di persone rispondiamo con controlli, sia pur discreti e modulati via via secondo le esigenze". Tra le maglie dell’ordine pubblico comunque il prefetto mantiene la tradizionale tranquillità, tutti i possibili rischi passano al vaglio del comitato e quindi dall’analisi con i vertici di Questura, Carabinieri, Polizia municipale e delle altre forze dell’ordine coinvolte. Aspettando il fruscìo dell’elicottero che porterà da queste parti il presidente della repubblica.