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SCUOLA MEDIA "BOTARELLI PECCI" BADIA PRATAGLIA

Un religioso camaldolese si racconta a noi studenti attraverso una video intervista

Lunedì 22 marzo alle 8:30, abbiamo incontrato, via Meet, Dom Matteo Ferrari dalla sua cella del Monastero di Camaldoli. Nato nel 1974, emiliano, docente all’istituto di Scienze Religiose, svolge attività di ricerca. Le domande ci avvicinano a un mondo per noi poco conosciuto.

Come si svolge la giornata del monaco?

"Inizia alle 5:30 con due momenti di preghiera, uno collettivo e uno personale, prosegue con le Lodi e la colazione. Fino alle 8:00 è rispettato il silenzio. Poi si va alle proprie occupazioni: la foresteria, la farmacia, la biblioteca, i ministeri ecclesiali. Alle 12:30 ci si ritrova per la preghiera e il pranzo, segue un momento di riposo e poi ognuno inizia le occupazioni assegnate. Alle 18:30 i Vespri, poi la Messa, la cena e il silenzio della cella.

Qual è il suo compito?

Io mi occupo dell’accoglienza degli ospiti in Foresteria, della manutenzione dell’immobile e dell’organizzazione di molti eventi culturali e convegni.

Quanti monaci sono rimasti?

Al momento circa 35, 10 all’Eremo e 25 in Monastero, considerando anche i giovani che hanno avviato il loro percorso di formazione.

A che età si diventa monaci?

Non c’è un’età precisa, di solito non prima dei 25 anni, è questa l’età in cui le persone cominciano a pensare ad una scelta di vita definitiva. Il cammino di discernimento può iniziare anche prima. Una volta entrati il cammino dura di solito otto anni.

Si viene chiamati o si sceglie Camaldoli?

Dopo aver capito che la vita monastica è la propria vocazione, si sceglie di venire qui.

Quali i rapporti col priore e la famiglia di provenienza?

Con il priore c’è un rapporto familiare e si mantengono naturalmente i rapporti con i propri cari. Pur vivendo lontani, è possibile incontrarsi e sentirsi. Io ho i genitori anziani e sono figlio unico, quindi, quando posso, faccio loro visita e mi occupo di loro. Questo non è possibile durante le festività religiose.

Difficile rispettare la Regola?

No, le regole sono necessarie non a limitare, ma a vivere in comunità. Importante far valere il concetto di discrezione, applicare la regola tenendo presente la persona. Esempio: dobbiamo rispettare il silenzio fino alle 8, ma se in Foresteria incontro qualcuno prima delle otto che mi fa una domanda, non compio una grave trasgressione se rispondo.

Si può tenere animali domestici?

Si, senza infastidire la vita comunitaria. In Foresteria ci sono 2 gatti e prima anche un cane.

Svolgete delle attività ricreative in comune?

A volte un film la sera o una passeggiata insieme, ma non giochi da tavola o attività simili.