
Verso le elezioni regionali
Arezzo, 26 agosto 2025 – Le candidature per le prossime elezioni regionali in Toscana, nella circoscrizione di Arezzo e quindi anche nel Valdarno, appaiono, secondo Casa Comune Montevarchi, più come il risultato di calcoli interni ai partiti e delle loro correnti che come espressione di un disegno politico volto allo sviluppo del territorio. "Un quadro che – osserva l’associazione – mette in secondo piano le esigenze delle comunità locali, sacrificandole a favore delle ambizioni personali dei candidati". "Nel centrodestra - spiega Casa Comune - Fratelli d’Italia schiera due nomi già noti. A Montevarchi si presenta Lorenzo Allegrucci, la cui candidatura sembra rispondere non solo alla competizione regionale ma anche al futuro assetto politico cittadino nel post-Chiassai. Ad Arezzo il consigliere regionale uscente Gabriele Veneri punta invece alla riconferma per rafforzare il proprio profilo in vista della corsa a sindaco".
Secondo il movimento, in entrambi i casi le candidature appaiono funzionali più alla costruzione di percorsi politici personali che a un reale impegno per la Toscana. Una valutazione che si estende anche alla sindaca Silvia Chiassai, accusata di aver cercato visibilità a livello nazionale più che risultati concreti per Montevarchi. "Tuttavia, non avendo riscosso un grande successo, si accontenterebbe di candidarsi a fare anche l’assessore nella futura amministrazione. Così ci è parso, ma a chi dei suoi attuali assessori?" Si chiede Casa Comune.
Il quadro del centrosinistra viene descritto come ancora più complicato. Secondo l'associazione la legge elettorale, con l’obbligo di alternanza di genere nelle preferenze, si è trasformata nel PD in uno strumento di manovra per rafforzare o indebolire correnti e candidati, generando divisioni che hanno inciso anche sulle elezioni comunali. Per il movimento rimangono figure di lungo corso che, pur avendo accumulato meriti, sono legate a una stagione non segnata da successi. Al tempo stesso, si affaccia la possibilità di candidature di sindaci in carica, eletti da poco, che in caso di approdo in Consiglio regionale costringerebbero i loro Comuni a tornare alle urne. Una prospettiva che, per Casa Comune, solleva dubbi sulla coerenza istituzionale e politica di scelte di questo tipo. insomma, a detta dell'associazione, il risultato di queste dinamiche è chiaro: la rappresentanza del Valdarno rischia di rivelarsi ancora una volta fragile, più impegnata nei giochi di potere che nelle questioni concrete. Le priorità del territorio – infrastrutture, sanità, lavoro, ambiente – rischiano di restare senza una voce forte in Consiglio regionale".
Da qui l’appello a candidati mossi da passione autentica e da un reale impegno per le comunità. Un’esigenza che riguarda soprattutto il centrosinistra, anche alla luce della nascita della lista civica regionale promossa da Giorgio Del Ghingaro, Francesco Carbini e Marco Donati, "che – pur non priva di ambiguità – rappresenta comunque un segnale di cambiamento che il PD e le forze affini non possono ignorare".