"Non c’è la tensione dell’anno della follia, ma abbiamo comunque molte iniziative durante Sanremo". Così Marco Gallorini, fondatore insieme ad Andrea Marmorini della Woodworm, commenta la partecipazione dell’etichetta-management aretina alla settantaquattresima edizione del festival. Niente artisti in gara quest’anno, Woodworm partecipa con Malika Ayane e La Rappresentante di Lista (nella foto con Amadeus) scelti, rispettivamente, dai Negramaro e Annalisa nella serata dei duetti. Venerdì, infatti, sul palco dell’Ariston i primi canteranno "La canzone del sole" di Lucio Battisti e i secondi intoneranno "Sweet dreams" degli Eurythmics.
Gallorini, è contento dei brani scelti per i duetti?
"Sì, molto. Credo che ascolteremo arrangiamenti interessanti". Quest’anno un Saremo più rilassante rispetto ai precedenti?
"Sicuramente quando partecipi come ospite, il grosso del lavoro lo si fa nei mesi precedenti al festival con la scelta del brano e l’individuazione dell’arrangiamento".
Non le manca l’ansia della gara?
"In realtà speravo in una edizione più tranquilla, invece alla fine abbiamo tante iniziative anche quest’anno. La consueta festa del sabato e, proprio oggi, la presentazione di Futures, Italian Scouting Project".
Di che si tratta?
"L’idea è quella di tornare a fare scouting nei territori e nei locali con l’obiettivo di riportare la musica all’attenzione del paese reale più che sulle piattaforme".
Come sarà organizzato?
"Sarà tutto gratuito, stiamo lavorando con altri importanti partner. Andremo nei club di una decina di città italiane dove incontreremo gli artisti, li ascolteremo suonare e valuteremo se saranno ciò che stiamo cercando per il futuro della nostra etichetta. Vogliamo aprire un dibattito sulla musica".
Cioè?
"Non saranno solo incontri con gli artisti, ma vorremmo discutere dei temi più importanti che riguardano il futuro della musica, dallo streaming all’appiattimento dei generi musicali".
Perchè questa scelta?
"L’abbiamo sentita come un’esigenza, ma è anche una dichiarazione di identità".
Cosa si augura da questo festival?
"Una buona promozione per Malika Ayane e LRDL che presto usciranno con nuovi dischi".
L’effetto Sanremo esiste davvero?
"Ci sono stati anni più efficaci e altri meno. Diciamo che lo si vede soprattutto quando porti artisti che hanno già una progettualità strutturata. Gli artisti devono essere pronti per quel palco". L’anno della "follia"?
"Il 2019. Avevamo in gara Motta, Zen Circus e Rancore ospite del brano di Silvestri oltre a Nada che ha duettato con Motta. Un grande sforzo per noi che, all’epoca, eravamo davvero pochi a gestire tutto".
Il ricordo più bello legato a Sanremo?
"La nostra prima festa, nel 2019 per l’appunto. C’erano Brunori, Levante, Manuel Agnelli. Oltre a tutti i nostri artisti parteciparono molti amici. Ho bei ricordi del 2022, l’anno di ‘Ciao Ciao’ de La Rappresentante di Lista".
Anticipazioni sulla festa?
"Di sicuro Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina (LRDL) a mettere i dischi e poi tante sorprese come ogni anno".
C’è un artista che avreste voluto portare a Sanremo, ma ancora non siete riusciti?
"Paolo Benvegnù. Ne sarei felice e sarebbe un bene anche per la musica italiana. Spero di farcela presto".