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Arezzo, 3 ottobre 2015 - Li hanno salvati un'altra volta. Dieci treni, cinque coppie di convogli che salgono e scendono per l’Italia. E che una volta ogni sei mesi rischiano di essere cancellati dall’orario. Per poi essere rocambolescamente salvati. L’ultima volta ieri.
I dieci intercity rimarranno in orario per altri due anni. «Il ministero dei trasporti ha incluso anche quegli intercity nel nuovo contratto-ponte con Trenitalia» annuncia con un sospiro di sollievo l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli.
Dentro c’è di tutto. C’è il Milano-Napoli che ferma ad Arezzo a metà mattina. C’è il treno per Trieste. C’è il convoglio che sempre da Trieste torna verso Napoli e ad Arezzo transita nel tardo pomeriggio, uno dei collegamenti anche con Roma. C’è il 597 sulla direttrice Milano-Napoli. E ci sono i vari gemelli. Dal 588 sempre nella direzione di Trieste, il 590 Salerno-Milano, ai treni sempre in direzione opposta per Trieste e per Milano.
L'accordo ponte con Trenitalia in questo caso dovrebbe preservare i collegamenti ferroviari non per i soliti sei mesi quasi di ordinanza ma per un periodo decisamente più lungo. «L’inserimento di quei treni nell’accordo è stato provvidenziale, perché altrimenti sarebbero stati cancellati».
La Toscana stavolta era in un fronte unico dal Piemonte fino almeno alla Campania se non oltre. Ma visto che l’appetito vien mangiando, o forse viaggiando, ecco il prossimo obiettivo. «E’ necessario che il Governo metta a disposizione nuove risorse per rinnovare il materiale rotabile e garantire migliori condizioni di viaggio».