Roma padrona del mondo. La versione di Cazzullo

Il Festival Arezzo Science Lab ospita Aldo Cazzullo per presentare il suo libro "Quando eravamo i padroni del mondo". L'autore esplora il legato duraturo dell'Impero romano attraverso la storia, la cultura e l'influenza globale, offrendo un racconto ricco di dettagli e curiosità. Un viaggio affascinante attraverso i secoli che ha plasmato il mondo moderno.

Roma padrona del mondo. La versione di Cazzullo

Roma padrona del mondo. La versione di Cazzullo

Quarto appuntamento con il Festival Arezzo Science Lab organizzato da Feltrinelli e Biblioteca. Oggi alle 18 arriva Aldo Cazzullo all’Auditorium Guido d’Arezzo del Centro Affari. Qui si svolgerà l’incontro con il popolare personaggio del giornalismo e della televisione basato sul suo ultimo lavoro "Quando eravamo i padroni del mondo" (Harper Collins). L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto. Roma vive. In tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. A noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi tra cui molte donnem, disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano. Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila. Aldo Cazzullo da 35 anni racconta i principali eventi italiani e internazionali, prima sulla Stampa poi sul Corriere della Sera, di cui ora è vicedirettore e responsabile della pagina delle Lettere. Ha pubblicato trenta libri sulla storia e l’identità italiana, vendendo un milione e mezzo di copie. L’ultimo, Mussolini il capobanda, ha superato le 150 mila. Conduce su La7 "Una giornata particolare". Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito è il suo primo libro pubblicato da HarperCollins.