
di Francesco Tozzi
Un primo passo verso la rinascita di Ivv. Ieri pomeriggio, nell’ex sala giunta del palazzo comunale Valdarno, è stato firmato l’accordo sindacale che sarà inserito nel contratto di affitto del ramo di azienda della storica vetreria conosciuta ovunque per qualità e raffinatezza. È la prima grande vertenza valdarnese che vede una risoluzione all’orizzonte, mentre Fimer, Abb e Opificio navigano ancora a vista. Il documento è stato sottoscritto da Susanna Bugiardi, commissario liquidatore di Ivv, Gabriele Innocenti della Filctem Cgil, Alessandro Tracchi, segretario provinciale della Cgil Arezzo, Riccardo Masieri in rappresentanza delle Rsu e Diego Toscani, amministratore di Tradizioni Associate e Dieci.sette, società che interverranno come proponenti di un contratto di affitto con possibilità di successiva cessione. "Una firma importante – ha dichiarato il sindaco , Valentina Vadi – che apre una nuova prospettiva per la Ivv. Come amministrazione comunale, per oltre un anno, abbiamo seguito con attenzione tutta la vicenda che ha riguardato questa cooperativa del vetro che ha fatto la storia produttiva della città, perché fossero preservate la tradizione e le competenze dei maestri vetrai e fosse salvaguardata la produzione e l’occupazione. Con gli atti firmati questo obiettivo è stato raggiunto, per cui non posso che essere soddisfatta. Ringrazio Diego Toscani, la Cgil, il commissario liquidatore e la Regione Toscana con Valerio Fabiani, per aver lavorato in sinergia in questi mesi ed aver consentito alla Ivv di continuare a realizzare i prestigiosi prodotti di artigianato vetrario con cui è nota in tutto il mondo".
Su 35 dipendenti rimasti, 26 saranno confermati nella nuova azienda. Se tutto andrà per il verso giusto, saranno previste nuove assunzioni. "La firma dell’accordo sindacale – ha spiegato Gabriele Innocenti della Filctem – dimostra la serietà e concretezza del progetto di Toscani. Saremo soddisfatti pienamente quando tutto il personale verrà riassorbito". Ivv ripartirà con le produzioni cardine della fabbrica, il vetro colorato soffiato e pressato.
"L’obiettivo – ha sottolineato Diego Toscani – è quello di ricominciare a raccontare la storia di un’azienda che ha segnato la vita , della Toscana e dell’Italia tutta per oltre 70 anni. Ancora oggi viene portata in palmo di mano e viene riconosciuta dai consumatori come un gruppo di grande qualità. In una prima fase potremo supplire alle carenze produttive attraverso delle sub-forniture, ma entro l’estate vogliamo ripartire con i forni. Al momento stiamo inventariando macchinari e attrezzature, consapevoli che per il rilancio saranno necessari investimenti importanti".