Raccolta alimentare nei punti vendita Unicoop Firenze

Raccolti oltre 193 tonnellate di prodotti.

Raccolta alimentare

Raccolta alimentare

Arezzo, 16 ottobre 2024 – Sono 193 le tonnellate di generi alimentari donati sabato 12 ottobre nei punti vendita nel corso della raccolta alimentare organizzata da Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze, con la collaborazione delle sezioni soci Coop, di Caritas e delle oltre 200 associazioni che la cooperativa affianca nelle iniziative di contrasto all'emergenza alimentare. Il secondo appuntamento del 2024 con la raccolta alimentare, svolto in 126 punti vendita di Unicoop Firenze, nelle sette province toscane dove opera la Cooperativa, conferma la grande generosità dei cittadini. Una generosità più che mai fondamentale nel quadro dell'attuale emergenza economica, per la mole di prodotti donati e per il grande aiuto, diretto e immediato, che potrà osare a chi sta attraversando un momento di difficoltà. «In un momento così difficile per tante famiglie e per tutti noi, questo secondo appuntamento dell'anno con la raccolta alimentare ha dimostrato, ancora una volta, la grande generosità del nostro territorio: ringraziamo le centinaia di volontari e il sostegno di migliaia di soci e clienti che, con il loro aiuto, ci hanno permesso di raccogliere 193 tonnellate di beni di prima necessità che abbiamo potuto mettere immediatamente a disposizione delle associazioni”.

Grazie a una solidarietà a km zero, i prodotti sono già in distribuzione e presto arriveranno sulle tavole delle mense solidali, negli empori della solidarietà e nelle case di chi ha bisogno: un segnale importante e un gesto di vicinanza a quanti si trovano in difficoltà» , fanno sapere da Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie. Un risultato che si somma alla raccolta alimentare dello scorso maggio, per un totale di 386 tonnellate di cibo donato nel 2024; a questo si aggiungono anche le 162mila confezioni di prodotti scolastici raccolte sabato 14 settembre negli oltre 100 punti vendita di Unicoop Firenze che avevano aderito alla raccolta straordinaria di prodotti per la scuola. Oltre duemila i volontari che hanno dedicato tempo e impegno al sabato di raccolta, per consegnare sacchetti vuoti all'ingresso dei supermercati, riprenderli pieni dopo le casse e smistare i prodotti nelle scatole che già in queste ore vengono distribuiti ai centri solidali. I generi alimentari di prima necessità richiesti e più donati sono stati tonno, carne e legumi in scatola, olio, farina, pasta, conserve, biscotti e latte.

Un'emergenza silenziosa e ormai cronica, quella della povertà che, dalla pandemia in poi, sta colpendo nuove fasce di popolazione: stando all'ultimo Rapporto Povertà 2024 della Caritas della Toscana, nel 2023 le Caritas toscane hanno incontrato oltre 28.000 persone fragili. Di queste il 29% sono le cosiddette “nuove povertà” mentre le "situazioni croniche" sono pari al 39%. Le necessità raccolte dalle Caritas nel 2023 e nel corso degli ultimi anni si concentrano prevalentemente su problemi di tipo economico che rappresentano oltre la metà dei bisogni incontrati dai centri di Ascolto di Caritas Toscana, seguite da problematiche di tipo lavorativo, abitativo ed educativo. Il Rapporto presenta anche i risultati dell'indagine condotta da Save the Children tra gennaio e marzo 2024 su 115 diocesi italiane sulle famiglie con minori da 0 a 3 anni. L'indagine ha riguardato 12.591 nuclei familiari assistiti, di cui 146 famiglie toscane: la maggiore difficoltà che emerge è quella di acquisto di prodotti di uso quotidiano, come pannolini (63,7%), seguita da arredo per minori, babysitter, retta per l'asilo nido.

Tra le persone del gruppo sussiste una situazione di bisogno connessa con bassa istruzione, disoccupazione e occupazione povera, quest'ultima particolarmente pesante per gli stranieri. Davanti a questo quadro preoccupante, le Caritas Toscane, in modo capillare, sostengono, grazie anche al contributo fondamentale della Fondazione il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze, un sistema standardizzato, centrato sull'aiuto alimentare - molto importante nei periodi di emergenza acuta - oltre che sull'ascolto. Oltre al sostegno con beni di prima necessità, i centri di Ascolto dispongono di una gamma di interventi diversificati funzionali alla costituzione di percorsi di accompagnamento multidimensionali personalizzati, per contrastare lo stato di povertà e fuoriuscire dalla deprivazione in modo duraturo.