Calciatore morto, Pupo: "Il padre lo sa, suo figlio vivrà in lui"

Da Laterina il cantante testimonia la sofferenza della comunità. "Ero a pranzo con la famiglia quando la notizia ci ha tolto il fiato"

Pupo racconta il dolore della comunità di Laterina per la morte del giocatore di 16 anni

Pupo racconta il dolore della comunità di Laterina per la morte del giocatore di 16 anni

Arezzo, 20 novembre 2022 - La notizia è arrivata con la forza di uno tsunami all’ora di pranzo, il momento più intimo della famiglia, quello riservato alle conversazioni davanti a un buon piatto. Ma no, quella notizia ha spezzato l’atmosfera e costretto tutti al peso dello sgomento. Così a Laterina in casa di Pupo le chiacchiere a tavola "con mia moglie e le nostre figlie, mio nipote Leonardo di 22 anni e la sorella Viola di 12, sono diventati pensieri e riflessioni sulla scomparsa di questo ragazzo. E’ stato difficile, fare i conti con il gelo calato nella stanza di fronte a un evento così drammatico", racconta Enzo Ghinazzi che da padre e nonno spinge oltre il pensiero e lo indirizza al dolore del padre di Oussama Mouhssine. "Nessun genitore vorrebbe mai sopravvivere a un figlio così giovane e pieno di progetti". Il campo sportivo dove il sedicenne condivideva la passione per il calcio sognando la Serie A, insieme ai compagni della juniores, Pupo lo conosce bene.

"Ci passo spesso davanti, è uno dei luoghi del cuore, e quando vedo che nel piccolo stadio ci sono i genitori che attendono i figli impegnati in campo, penso sempre alla bellezza di questi momenti e all’importanza di strutture sportive come quella di Laterina". Ma la gioia delle piccole cose, quelle autentiche, si spezza, quasi come un interruttore che si spegne improvvisamente, quando "arrivano notizie così violente, drammatiche. Ti crolla il mondo addosso e ti senti spiazzato, impotente".

Una tragedia che ha scosso l’intera comunità e lascia il segno, con il dolore di una famiglia che diventa il dolore di tutti. "Non conoscevo Oussama ma il fatto che apparteneva alla squadra di calcio del mio comune testimonia l’appartenenza alla nostra comunità. Apprezzo l’intenzione del sindaco Simona Neri di proclamare il lutto cittadino per questa grave perdita. E’ una manifestazione di vicinanza alla famiglia del ragazzo, una dimostrazione concreta della solidarietà che si fa partecipazione, un atto importante rispetto a una tragedia che ha colpito profondamente la comunità e ci ha tolto il fiato. Oussama è uno di noi".

L’ultimo pensiero va al padre del sedicenne che non si dà pace. Prova a confortarlo affinchè riesca "a trasformare con il tempo il suo dolore in impegno per buone cause. Sono convinto che suo figlio vivrà per sempre in lui".