CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Badia del Vento, correnti contrarie. Rinviata la conferenza dei servizi. Legambiente: l’impianto va fatto

Clima ancora teso tra le Regioni Toscana ed Emilia Romagna, con il botta e risposta tra i consiglieri. L’associazione ambientalista chiede la realizzazione delle pale eoliche: "Essenziali contro la crisi climatica".

Il progetto allo studio prevede l’installazione di 7. aerogeneratori alti 180 metri

Il progetto allo studio prevede l’installazione di 7. aerogeneratori alti 180 metri

È stata rinviata a mercoledì 14 maggio la quarta riunione della conferenza dei servizi sul progetto eolico "Badia del Vento", che prevede l’installazione di sette aerogeneratori alti 180 metri nel territorio di Badia Tedalda ma con impatto paesaggistico anche sui versanti romagnolo e marchigiano dell’Appennino. L’aggiornamento, in programma per la giornata di ieri, era finalizzato alla partecipazione ai lavori anche del Comune di Carpegna e dell’Ente Parco Sasso di Simone e Simoncello, che aveva chiesto una proroga di 30 giorni per un’attenta analisi della documentazione e degli elaborati pubblicati sul sito della Regione Toscana. La quale fa notare come la Regione Emilia Romagna abbia sempre allegato nei propri pareri anche la posizione dell’Ente Parco, per cui la richiesta di aggiornamento parte di quest’ultima realtà è stata considerata non del tutto fondata.

"Ciononostante – si legge nella nota della direzione tutela dell’ambiente ed energia della Regione Toscana – in considerazione della decisione assunta dalla conferenza di sospendere i propri lavori anche al fine di consentire il confronto con la presenza del rappresentante dell’Ente Parco, si ritiene necessario contemperare le esigenze manifeste dello stesso ente per una eventuale revisione o conferma di quanto da esso già espresso", quindi la quarta riunione in videoconferenza è slittata al 14 maggio.

Intanto, il clima surriscaldato sull’argomento non si placa, specie sul versante romagnolo, dove il deputato del Pd Andrea Gnassi non vuol credere a un conflitto politico-istituzionale fra le due Regioni per la responsabilità oggettiva di qualcuno e indica come unica soluzione quella del tavolo tecnico congiunto per l’accelerazione sulla transizione energetica.

A Casteldelci, il sindaco Fabiano Tonielli e il medico Luigi Cappella (ex sindaco), replicano alle recenti dichiarazioni del consigliere regionale toscano Vincenzo Ceccarelli: "Relativamente all’assenza di benefit per i Comuni della Romagna, ai quali Ceccarelli aveva accennato – hanno specificato - ricordiamo che la ditta proponente li aveva previsti anche per noi, che però ci siamo rifiutati, in quanto il rispetto per i territori e per le comunità sono valori che non si vendono e non si acquistano".

E ieri Legambiente di Emilia Romagna e Toscana sono intervenute ribadendo il loro deciso ’sì’ all’impianto eolico: "I veti dell’Emilia Romagna debbono essere superati – scrive – perché le fonti rinnovabili sono strumento essenziale per mitigare gli effetti di una crisi climatica che ha già colpito pesantemente i nostri territori. La richiesta di sospensione è pertanto fuori luogo in un contesto reso drammatico dalla situazione generale e con le due Regioni che sono fra le più colpite dagli effetti del cambiamento climatico".