Mousshine Oussama morto a 16 anni: "Mi gira la testa". E poi il crollo in campo

Il ragazzo aveva 16 anni, giocava nella categoria Juniores

Mouhssine Oussama e il campo dove il 16enne ha avuto un malore

Mouhssine Oussama e il campo dove il 16enne ha avuto un malore

Laterina (Arezzo), 19 novembre 2022 - Un terribile dramma scuote il mondo del calcio giovanile del Valdarno che piange la morte di un centrocampista di soli 16 anni. Si chiamava Mouhssine Oussama e dal settembre scorso faceva parte degli Juniores provinciali dell’Arno Castiglioni Laterina. L’altro ieri, attorno alle 18.30, ha accusato un malore mentre si stava allenando con i compagni nello stadio comunale del paese. All’improvviso si è seduto sul prato. "Mi gira la testa" ha detto al suo allenatore Giovanni Guerrini e agli altri ragazzi sul rettangolo di gioco prima di perdere i sensi. La richiesta di aiuto al 118 è partita immediatamente e intanto il mister prestava le prime cure.

Qualche minuto dopo il ragazzo ha ripreso conoscenza e ha riconosciuto il tecnico e quanti gli stavano intorno con i volti segnati dalla preoccupazione. Nel frattempo era arrivata l’ambulanza dell’emergenza territoriale che ha preso in carico il sedicenne, trasportandolo all’ospedale San Donato di Arezzo per gli accertamenti necessari.

Sono stati informati di quanto era avvenuto anche i genitori che si sono subito precipitati al presidio ospedaliero del capoluogo di provincia. Sembrava un problema passeggero, ma la situazione col passare dei minuti si è aggravata sfociando purtroppo in un epilogo inspiegabile: un paio di ore più tardi il cuore di Mouhssine ha cessato di battere. A causare la morte del giovane che aveva il calcio fra i suoi sogni di adolescente sarebbe stato un arresto cardiaco improvviso che non gli ha lasciato scampo, come ha confermato peraltro suo padre in base alle informazioni ricevute dai sanitari aretini.

Non appena si è diffusa la notizia il cordoglio è stato profondo nell’intera vallata al pari dell’incredulità per una fine così prematura. E un’onda di dolore ha attraversato l’intero comprensorio, partendo da Levanella, il quartiere alla periferia Sud di Montevarchi dove viveva insieme a babbo e mamma, originari del Marocco, e i tre fratelli, fino a San Giovanni. Qui all’Istituto Tecnico Tecnologico frequentava la sezione D a indirizzo informatico dell’Isis Valdarno.

E poi il pianto corale di due società che credono nel settore giovanile, l’Arno Castiglioni Laterina, conosciuta da Mouhssine da pochi mesi e che ha deciso in segno di lutto di fermare ogni attività in programma nel fine settimana, e l’Atletico Levane, il club nel quale militava nella scorsa stagione. Ieri pomeriggio il padre dello sfortunato atleta ha raggiunto il terreno verde teatro del malore poi diventato fatale e ha parlato a lungo con l’allenatore per cercare quel perché che al momento non trova risposta se non nella crudeltà del destino.

"Mio figlio studiava con profitto – ha raccontato provato a Teletruria e all’Ansa – e sperava di far bene anche nel calcio. Non aveva mai avuto alcun problema di salute e il 7 ottobre si era sottoposto alla visita di idoneità sportiva ed era risultato tutto a posto" .

La salma è stata composta all’obitorio di Arezzo a disposizione dell’autorità giudiziaria per le verifiche del caso e il magistrato di turno Marco Dioni si è riservato di valutare se disporre l’autopsia, ma per ora le cause sono considerate naturali. Nell’arco della giornata si sono moltiplicati con attestazioni dirette alla famiglia e sui social le condoglianze di tanti valdarnesi e tra le prime a esprimere vicinanza e partecipazione al lutto è stata Simona Neri, la sindaca di Laterina Pergine.

"Nel nostro stadio si è consumata una tragedia che ha scosso tutta la nostra comunità: quando viene a mancare un figlio, un ragazzo così giovane, uno sportivo appassionato, si rimane davvero impotenti e increduli. L’amministrazione abbraccia forte i familiari e tutti i giovani amici del nostro calciatore, volato in cielo troppo presto".