"Un quadro preoccupante quello delineatosi in Provincia". La Lega parte all’attacco con la nota del segretario provinciale Gianfranco Vecchi e lo fa senza utilizzare certo giri di parole. "Non crediamo a questo proposito che si scandalizzi nessuno se diciamo che siamo di fronte ad una maggioranza improvvisata, che naviga a vista e senza un orizzonte ben preciso, rimasta immobile e spesso inerte, in attesa delle amministrative del 2024 perché solo dopo si potrà tornare a rinnovare il consiglio provinciale", prosegue Vecchi nel suo intervento.
"Il quadro politico della situazione in Provincia dicevamo resta davvero sconfortante al limite del grottesco, partito male fin dall’inizio con il presidente Polcri, e proseguito peggio, con il teatrino ampiamente annunciato dell’assegnazione delle deleghe ad un consigliere che alla fine della fiera rappresenta se stessa".
Il riferimento è a Cinzia Santoni, fino a qualche mese fa consigliera provinciale del Carroccio, e adesso da indipendente passata accanto al presidente con la delega alla transizione ecologica e all’ambiente, alle pari opportunità, al personale e Urp.
"Il mancato rinnovo del consiglio provinciale, costretto nel frattempo ad annaspare per rimanere a galla senza una prospettiva futura concreta, paralizza di fatto un’attività al momento inesistente, nonostante le competenze che in materia di scuola e strade restano tutte alla Provincia e il caso dell’Ip Marconi di San Giovanni sotto questo aspetto è emblematico mentre tutto il resto si concentra su uno stucchevole quanto inutile presenzialismo - prosegue la nota della segreteria della Lega - Siamo di fronte al fallimento della Riforma Delrio che ha paralizzato le province italiane, e di cui il Pd deve assumersi la responsabilità, con quella di Arezzo che è diventata un caso nazionale con la candidatura bipartisan dell’attuale presidente". Quindi l’attenzione si sposta anche sull’opposizione e in particolare sul Partito Democratico.
"E non fa meglio il Pd appunto che sta a guardare la parabola discendente di una Provincia incolore e senza alcuna capacità di incidere, dopo aver appoggiato un presidente che prima ha portato avanti il progetto della Casa dei Comuni per prendere consensi, mossa non appoggiata dalla Lega, poi ha abortito lo stesso progetto tornando a rappresentare, a suo dire, il centrodestra" conclude la nota.
Matteo Marzotti