
Controlli nel mondo della prostituzione
Arezzo, 5 ottobre 2016 - «Una prostituta? Ma lei sta scherzando vero?». No, il vigile non sta scherzando, fa sul serio. Maledettamente sul serio, se non altro perché alle 2 di notte la voglia di scherzare ti è già passata, almeno dalla fine del Tg. «Guardi signore che questa è la mia fidanzata». La «fidanzata» di turno, minigonna provocante ed espressione inequivocabile, guarda il vigile e il vigile guarda la fidanzata. E la bugia si frantuma così, nel cuore della notte. La notte dei controlli sulle mille piazzole del sesso.
Ormai da qualche anno la polizia municipale ha intensificato i controlli in questo campo: attraverso la scorciatoia del decoro urbano,colpisce e colpisce duro. La multa classica è di 300 euro. Ma è niente rispetto al «danno di immagine» di chi viene sorpreso in flagrante. Finora i più la facevano franca tirando in lungo: i turni dei vigili finivano all’una, in tempo per regalarsi lunghi faccia a faccia con la «fidanzata». Ma ora fanno gli straordinari fino alle 3.
E il popolo della notte è uno degli obiettivi dichiarati più chiari. Pattuglie miste: resta l’esperimento degli stop in borghese, anche se ora la linea sembra diventata quella di dare priorità alla prevenzione. E che fida sul passaparola. Se beccano l’amico o il conoscente, giro al largo per non fare la stessa figuraccia. Ma davanti ai vigili urbani si inanella un vero e proprio teatrino. Parola d’ordine? Negare sempre: un po’ come Walter Matthau nel celebre film, scoperto a letto dalla moglie insieme all’amante. La scusa più gettonata è proprio quella della fidanzata.
Per ora nessuna «signorina» l’ha presa sul serio, se non altro per non rovinarsi la piazza con tanti potenziali clienti, ma certo se lo facesse potrebbe perfino reclamare il diritto all’anello. E chi non si sbilancia in fidanzamenti ufficiali? Un altro must è la gag dell’autostoppista. «Io a prostitute? Non lo farei mai: mi ha chiesto un passaggio e gliel’ho dato».
Un alibi i maturi e spesso un po’ appesantiti signori della notte ce l’hanno: a quell’ora gli autobus non passano e i treni men che meno. Vuoi dire di no ad una ragazza che ti implora uno strappo in macchina? Non sia mai. E infatti prima non dicono di no a lei e poi non lo dicono al vigile urbano quando esige i trecento euro, rendendosi conto di averla sparata grossa. Ma ci sono perfino virtuosismi inarrivabili.
Come un signore che arrivava a sostenere di essere a fianco di una nipote: l’età, diciamolo, era quella ma tutto il resto no. Simili anche le reazioni: davanti alla paletta e al cappello dei vigili salivazione azzerata e mani due spugne, stile Fantozzi. I più balbettano, abbassano lo sguardo, si confondono. C’è stato il caso di chi ha tentato di far uscire al volo la fidanzata o la nipotina prima che fosse troppo tardi.
Anche se poi il grosso della clientela ormai «colpisce» in trasferta. I nomadi del sesso, sia pur a pagamento. In città gravitano personaggi in arrivo dalle varie vallate e che sotto casa loro non hanno il fegato di esibirsi in prestazioni poco gloriose. E dalla città chi vuole fare lo stesso si muove non solo verso la provincia ma anche verso il senese.
E così, più o meno nascosti dalle ombre della notte, gli «amatori» di serie D si incrociano tra loro, ognuno alla ricerca della piazzola giusta nella quale passare inosservato. E in cui appartarsi con la «fidanzata» a pagamento: senza vergogna nè verso la malcapitata che lo fa di mestiere nè verso se stessi. Almeno fino a quando non si sente un fischio e non spunta un vigile urbano: ed è lì, sotto i fari, che va in scena la patetica gag di chi finalmente comincia a guardarsi allo specchio