Premio Barnaba, la consegna a Pieve durante la cerimonia dei Diari

Il Museo Galileo lancia il Premio Barnaba, un concorso letterario dedicato alle esperienze personali vissute all'interno di un museo. I partecipanti possono inviare i loro racconti entro il 31 marzo 2024. La premiazione si terrà a settembre a Pieve Santo Stefano.

Le esperienze personali vissute in un museo, luogo nel quale sono esposti opere d’arte, strumenti scientifici o oggetti di varie tipologie, ma anche di incontro tra persone e idee, scoperte e passioni, tra ricordi, curiosità e fantasie che possono diventare racconti inediti e sorprendenti, testimonianze inattese: a questo è dedicata la prima edizione del Premio Barnaba, un concorso letterario ideato dal Museo Galileo, al via quest’anno. I lavori - in lingua italiana, di massimo 30.000 battute - devono pervenire entro il 31 marzo 2024, nelle modalità indicate sul sito del Museo Galileo. La premiazione si terrà a Pieve Santo Stefano nell’ambito del prestigioso Premio Pieve Saverio Tutino, che si svolgerà il prossimo settembre.

Il titolo del progetto prende le mosse da una suggestione: Barnaba è il nome del protagonista del racconto Nel museo di Reims, scritto da Daniele Del Giudice e pubblicato nel 1988. Barnaba è un ragazzo che in seguito a una malattia sta perdendo la vista e decide di recarsi a Reims, con l’intento di ammirare il Marat assassiné di Jacques-Louis David. Una ragazza, Anne, si accorge della sua difficoltà e decide di aiutarlo, di raccontargli il quadro, ma nel farlo mente. Quali ricordi, curiosità, fantasie, percorsi mentali può accendere la visita a un museo? In quanti modi diversi si può raccontare un’opera d’arte, uno strumento tecnologico o una collezione scientifica? Da queste idee nasce il Premio Barnaba. Un museo, una storia. Il Premio è rivolto a tutti coloro che desiderano – attraverso la scrittura – condividere un’esperienza personale vissuta all’interno di un museo, inteso non solo come luogo di incontro tra oggetti in mostra e visitatori ma anche tra persone, con le loro idee, i loro interessi e le loro passioni. Un luogo che può far scaturire scoperte inattese, e che può esso stesso diventare racconto, un racconto che, come per Barnaba, qualcuno offre a qualcun altro. È già possibile inviare il proprio lavoro.