Premio a Minoli e Benci. Il ricordo di Sbardellati
di Luca Amodio
A Giovanni Minoli e Sara Benci il premio giornalistico città della Chiana. Per il giornalismo locale il riconoscimento va a Alessandro Maurilli e Lucia Bigozzi.
Istituito quest’anno il riconoscimento è in programma sabato prossimo 30 settembre alle 17, in piazza Cavour, ed è organizzato dal Comune con il patrocinio della Regione, della Provincia e dell’ordine dei giornalisti della Toscana.
Il premio è intitolato alla memoria di due grandi firme del giornalismo aretino, foianesi doc, appassionati della propria città e del suo patrimonio culturale, sociale sportivo: Giancarlo Sbardellati, storico corrispondente in Valdichiana de La Nazione ed Enrico Nottolini, insegnante e cronista del calcio per Radio Effe e il Corriere d’Arezzo. La prima edizione del premio sarà assegnato a Giovanni Minoli, il volto di Mixer, giornalista, autore, conduttore televisivo, dirigente e saggista.
Il comitato promotore, presieduto dal sindaco Sonnati, dall’assesore alla cultura Franci, dal presidente dell’ordine dei giornalisti della Toscana insieme ad altri giornalisti professionisti, consegnerà il premio per il giornalismo sportivo a Sara Benci, volto televisivo, giornalista affermata e caporedattore di Sky Sport.
Non mancheranno poi i premi per i giornalisti del territorio con un riconoscimento a Alessandro Maurilli, collaboratore di Radio Rai e collaboratore di varie riviste enogastronomiche, e Lucia Bigozzi, redattrice de La Nazione di Arezzo.
"Una manifestazione che parte nel modo migliore – sottolinea il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani – con un primo premio assegnato a Giovanni Minoli, in una città di grande cultura e simbolica per questa regione: adesso, ecco che inizia il percorso di un premio annuale dedicato al giornalismo, con nomi di grande prestigio".
"Questo premio – racconta il sindaco Francesco Sonnati – vuole essere un riconoscimento ai tanti comunicatori, giornalisti e persone che ogni giorno, con il loro lavoro, diffondono informazioni, idee e valori su cui fondare la nostra visione di società". "Il premio è anche un momento di riflessione rispetto a ciò che investe oggi il giornalismo, come il fenomeno delle fake news e dei linguaggi aggressivi: la lezione di Sbardellati e Nottolini ci riporta al senso e alla missione di un giornalista, il valore dell’esserci, di prendersi cura della realtà con un’informazione autentica, libera e capace di interpretare lo spirito del tempo", aggiunge il primo cittadino.