Polcri, si riapre il rebus Provincia Carini vice ma manca il decreto

I cinque consiglieri di centrodestra hanno firmato l’accettazione degli incarichi ma il sigillo non c’è. Il presidente vuole formalizzarlo nella seduta del consiglio. C’è chi ipotizza una mossa per prendere tempo.

Polcri, si riapre il rebus Provincia  Carini vice ma manca il decreto

Polcri, si riapre il rebus Provincia Carini vice ma manca il decreto

di Lucia Bigozzi

C’è un nuovo rebus in Provincia e si chiama "deleghe". Gli incarichi ci sono e sono stati accettati dai cinque consiglieri del centrodestra. La Lega, per ora, resta sull’Aventino.

Nomine e firme, sono nero su bianco. Eppure il decreto di nomina con la firma del presidente Alessandro Polcri ad oggi non risulta depositato. È l’atto che sancisce l’ufficialità del mandato operativo ai consiglieri chiamati ad affiancare l’attività del presidente, ciascuno con la responsabilità di un settore che rientra nelle competenze dell’ente territoriale. Compresa la conferma della vicepresidenza a Nicola Carini (Fdi) che lo ha dichiarato pubblicamente e senza misteri. Della serie: i giocatori sono in campo eppure manca il fischio dell’arbitro.

Ma in politica, si sa, la forma diventa sostanza. A maggior ragione quando gli incarichi sono stati assegnati il 28 aprile, lo stesso giorno del consiglio provinciale sul bilancio, e da allora è già passato un mese. Nel frattempo, a quanto pare, i consiglieri a quanto pare stanno lavorando nei rispettivi campi di competenza, partecipando a riunioni e incontri con altre istituzioni: tutto in attesa che il famigerato decreto venga depositato ufficialmente.

Perchè questo ritardo? Il quesito e sopratutto i tempi dilatati che sembrano caratterizzare l’avvio di legislatura dell’era Polcri, aprono una ridda di ipotesi e disegnano scenari possibili. Da parte sua, il presidente si è limitato ad annunciare dai microfoni di Teletruria l’intenzione di ufficializzare le deleghe nella prossima seduta consiliare ritenendo la massima condivisione con l’assemblea degli eletti, un atto istituzionale doveroso.

Si tratta di una comunicazione (non c’è voto) che Polcri vuole dare nel segno dello schema "larghe intese" su cui ha impostato il suo mandato. Anche se pare difficile che Patto Civico e Lega possano in qualche modo ratificare l’ufficializzazione delle deleghe al centrodestra. E pare altrettanto complicato che possano farlo i cinque consiglieri dem che finora hanno votato il bilancio per senso di responsabilità nei confronti dei territori, per dirla con le parole pronunciate in aula della capogruppo dem Maria De Palma. Digerire pure le deleghe al centrodestra sarebbe un esercizio complicato.Il punto è un altro. Al netto delle congetture sulle mosse polcriane che spaziano dal tentativo di ricondurre la Lega in maggioranza alla ri-conquista di qualche adesione nell’area del centrosinistra o dei moderati, il nodo restano i numeri sui quali si regge l’equilibrio della maggioranza. In consiglio, senza il sostegno di Lega o Patto Civico e se i cinque consiglieri dem votassero contro, la partita dei numeri finirebbe in parità (sei a sei) e non basterebbe a incassare il via libera sugli atti. È probabile che di fronte a questo scoglio, il presidente Polcri abbia scelto di prendere tempo per tentare mediazioni.

Certo è che se si guarda alla legislatura Chiassai - fanno osservare in area centrodestra -, dall’affidamento delle deleghe al deposito del decreto e la comunicazione in consiglio, passarono solo pochi giorni. Qui, invece, tutto si formalizzerà nella prossima seduta del consiglio che non ha ancora una data bensì un’indicazione temporale: i primi giorni di giugno.

Intanto la macchina dell’ente viaggia col freno a mano tirato e tra gli uffici circola un certo malumore; si lamenta la mancanza di una linea netta che indirizzi le attività da portare avanti, chiarendo modalità e procedure. Se i consiglieri incaricati provano a metterci una pezza, è altrettanto vero che più passano le settimane e più la questione diventa imbarazzante.

Un altro rebus, dopo il sofferto varo del governo Polcri.