Alberto Pierini
Cronaca

Plexiglas, maxischermi, orali all’aperto: grandi manovre verso la maturità

Fermento per il rientro degli studenti. Saranno diversificati accessi e uscite. Orari rigidi ai candidati. Salette via cavo per genitori e amici. Tavolette grafiche anti-contatti

Studenti dell'anno Covid

Arezzo, 9 maggio 2020 - Non glielo dite ma la notte prima degli esami è già iniziata. Una volata mozzafiato, da qui al 17 giugno, il giorno nel quale i primi candidati si affacceranno davanti alle commissioni.E soprattutto si riaffacceranno nelle scuole sprangate da oltre tre mesi. Un’emozione non da poco che coinvolge 2767 maturandi: non uno di meno, perché stavolta come non mai saranno ammessi subito.

La preparazione nelle scuole è già febbrile, anche se l’ordinanza nero su bianco del governo non è ancora arrivata. Cosa succederà? Separazioni, controlli meticolosi, orari tassativi. E una griglia di idee e soluzioni nelle quali la scuola, si sa, dà sempre il meglio di sè. Punto e a capo. Ai Geometri non si esclude neanche la maturità «en plen air»: all’aperto, roba da incorniciare nella memoria dell’anno Covid.

«Se il tempo sarà buono sarebbe davvero un’alternativa» spiega il preside Aldo Di Trocchio. Ma intanto studia le aule più grandi: quattro commissioni, una in biblioteca e una in palestra. Accessi separati dalle uscite e avanti. Allo Scientifico in attesa che arrivino le indicazioni più o meno tassative da Roma, almeno un paio di idee sono chiare. Sei commissioni più una mista, le aule saranno le più grandi, auditorium in testa. E ogni commissione avrà delle tavolette grafiche: a che servono? «Per esercizi o risposte scritte – spiega la vicepreside Velia Guiducci – quello che fai appare sul maxischermo».

E la preparazione viene a galla, perfino a distanza. All’Itis la prima mossa è lo studio delle porte: sette o otto le commissioni, almeno sei gli accessi separati, dai due centrali a quelli retrostanti sul piazzale delle auto. In aula in teoria nove persone: presidente, sei commissari, il candidato e un testimone. «Ma lo eviterei permettendogli di seguire via tablet» conferma il preside Alessandro Artini. E si sta organizzando per misurare la febbre. E se ce l’hai? Vedremo.

Al Liceo Artistico sei commissioni. «Le sale saranno quelle agli antipodi sui piani» spiega Luciano Tagliaferri. Qui come altrove orari tassativi, se l’esame ce l’hai a mezzogiorno, puoi arrivar all’alba ma devi aspettare fuori. Nelle aule misure già prese: e sanificazioni continue. Al Classico la preside Mariella Ristori non trema. «Abbiamo tre sedi, le tre commissioni potrebbero perfino dividersi i palazzi».

Ma è più probabile che due siano in sede centrale (aula magna e laboratorio di fisica) e una al musicale, nel Vasariano potrebbero fare gli esami in mille. Ma ci saranno le prove di strumento? Al ministero l’ardua risposta. Accessi separati, usando quello in comunione con il Convitto.

Al Colonna 4 commissioni e avanti con le sale del secondo piano. Colpo d’ala? «Un’aula con maxischermo per consentire ad amici e genitori di seguire» spiega Maurizio Gatteschi. Al Professionale il preside Roberto Santi si è armato di plexiglass: nelle sue 4 commissioni una parete dividerà lo studente dalla commissione. Che lo potrà bocciare: ma non lo potrà contagiare. E’ già qualcosa