DIEGO D’IPPOLITO
Cronaca

Piscina, è la vigilia del primo tuffo Riapre l’impianto, controlli garantiti

Deroga all’ordinanza che consente alla Chimera Nuoto di verificare la carta verde al posto del gestore

di Diego D’Ippolito

C’è la soluzione e finalmente la piscina comunale potrà riaprire. Lunghi giorni di riflessione, proteste all’entrata dell’impianto da parte dei genitori degli atleti, uffici del comune al lavoro per sciogliere alcuni dei nodi che avevano portato alla chiusura. Ora ci siamo. Grazie ad una deroga che va ad integrare l’ordinanza del sindaco Ghinelli, dai prossimi giorni sarà possibile accedere nuovamente alle vasche da settimane inutilizzate.

In sostanza il corpo dell’ordinanza rimane tale e dunque le richieste al gestore di adempiere agli obblighi di legge non cambiano. Con la deroga sarà possibile però utilizzare la piscina da parte degli iscritti della Chimera Nuoto perché si è impegnata ad effettuare il controllo del green pass agli utenti e ai dipendenti. La disponibilità era arrivata nero su bianco da quale settimana, da quando Massimo Coli, il presidente dell’associazione che gestisce le attività in vasca, aveva deciso di non sposare più la linea Magara, rendendosi disponibile ad effettuare i controlli al suo posto. Una condotta che aveva portato anche ad un divorzio all’interno dell’associazione con l’uscita del figlio del gestore. In sostanza solo loro potranno utilizzarla: Magara non potrà stringere accordi per altri spazi.

Dalla disponibilità alla riapertura sono passati giorni in cui il comune ha studiato la soluzione sotto il profilo giuridico. La struttura pubblica è gestita dal "Centro sport Chimera" attraverso un project financing. Quest’ultimo, a sua volta, affitta alle associazioni sportive sia l’attività natatoria (gestita dalla Chimera Nuoto) che la palestra e il bar (questi in regola con i controlli). La Chimera nuoto di cui è presidente Massimo Coli si è formalmente dissociata dal braccio di ferro innescato dal gestore e dato la disponibilità formale a controllare la carta verde. Un impianto costruito con tutti i crismi, ancora oggi all’avanguardia, nato con una operazione finanziaria che lega pubblico e privato attraverso una condivisione dei costi di costruzione e una gestione assegnata al privato per 40 anni.

Un intreccio complesso che rende molto difficile la revoca. Tutto negli anni pareva scorrere senza problemi, poi il Green pass ha alzato una barriera invalicabile tra gestore e comune. Dopo i continui rifiuti sui controlli e tante multe, il sindaco ha deciso di chiudere fino al rispetto del quadro normativo. La volontà di Magara non è cambiata e si è affacciata l’opzione che oggi porterà alla riapertura. Rimane in stallo la situazione della piscina di Foiano, anche questa gestita da Magara. Al momento non c’è stata una proposta formale da chi possa richiedere il green pass al posto del gestore.