REDAZIONE AREZZO

Piazze, sottopassi, ascensori: tutte le mosse

Gli interventi coi finanziamenti straordinari si incrociano con quelli già in corso o progettati. In testa area Baldaccio e Cadorna

C’è un disegno nuovo della città da qui al 2026, i tratti coinvolgono principalmente il perimetro della città. E’ un combinato tra opere pensate negli anni scorsi e in questo momento appaltate o cantierate e i nuovi progetti finanziati dal Pnrr. Per una descrizione della città del futuro, partiamo da via Petrarca nell’asse con la rotonda. Proseguendo verso via Baldaccio sono già in corso i lavori per la cosidetta ’doppia canna’. Si tratta di un’opera che permetterà l’accesso in entra ed in uscita nel quartiere di Pescaiola, in questi anni troppo isolato dal resto della città per colpa della ferrovia. La doppia canna darà la possibilità di migliorare l’accesso anche all’area del Pionta dove, sempre con i soldi del Pnrr, nascerà la Cittadella della salute che porterà a una riqualificazione generale di tutto il parco.

Il collegamento con quest’area della città sarà possibile in sicurezza anche attraverso il sottopasso previsto all’altezza della ex Bastanzetti che si congiungerà con un omogeneo percorso ciclabile fino alla periferia della città: qui percorrendo tutto il quartiere di Pescaiola e addentrandoci nell’area di nuova lottizzazione ci si imbatterà con l’Orto creativo che nascerà al posto dell’ex mercato ortofrutticolo. Ritorniamo sulla tangenziale che circonda la città e che ad oggi trova un punto di blocco all’altezza dell’incrocio con via Fiorentina, qui i lavori per una nuova viabilità che prevedono anche un sottopasso, sono in grande ritardo, ma difficile pensare che si possa andare oltre il 2026. In quell’are verrà potenziato un reticolo di piste ciclabili che mettono in comunicazione le principali arterie con i centri commerciali. All’altezza di Arezzo Fiere la viabilità potrebbe subire dei miglioramenti nel caso nell’area Lebole dovessero iniziare dei lavori di riqualificazione. Interrogativo al momento enorme. Non ci sono soluzioni in vista per quanto riguarda il raccordo autostradale, ormai insufficiente per servire la città. Proseguendo sulla tangenziale e superando la rotonda di Ceciliano c’è una tratto di strada nuovo che si collega con via Buonconte da Montefeltro. Lì però si interrompe quello che vorrebbe essere, nell’idea del sindaco, un anello a nord della città per alleggerire il traffico di via Tarlati. In via Buonconte sta invece per andare in porto il progetto che riguarda la realizzazione del collegamento stradale con la viabilità di accesso al cosiddetto "parcheggio scambiatore" .

Da via Tarlati salendo verso il cimitero e scendo verso la Parata rimangono i soliti problemi soprattuto dove il castro entra sotto la città e si incrociano 4 strade senza una viabilità definita. Per trovare delle novità bisogna proseguire fino all’uscita da via Giotto imboccando via Benedetto da Maiano nella direzione di Olmo e della Valdichiana. In prossimità della chiesa di Santa Maria, nascerà una nuova rotonda. Certamente se alla fine dovesse andare in porto il progetto della Due Mari quel versante della città subirà un importante stravolgimento, ma è troppo presto per dirlo.

Alberto Pierini