Un autotrasportatore di 57 anni, che vive nelle colline di Cesena, è perseguitato da una 36enne e da sua madre, entrambe di Arezzo. Le due donne, indagate dalla procura di Forlì per stalking e procurato allarme, gli inviano a casa servizi non richiesti. Lo sgomento è iniziato all’arrivo dei carri funebri (ben 49 quelli mandati in 5 mesi) che parcheggiano sotto casa del 57enne, Paolo Zignani, con lui che gli accoglie increduli mentre gli operatori delle onoranze funebri gli spiegano che sono lì per ritirare la sua salma. Episodi continui che non accennano a finire. Ben 797 da settembre a oggi. Dai fiorai agli imbianchini chiamati a pitturare casa, dai giardinieri ai muratori, dai taxisti ai corrieri che portano abiti da sposa, confetti, bomboniere, vini. Di recente a casa del 57enne si sono presentati uomini che gli hanno raccontato che una donna (la 36enne stalker) ha creato un profilo su un sito di incontri online, presentandosi come sua moglie. Uomini che pretendevano incontri sessuali. L’avvocato Raffaele Pacifico ha richiesto per le due donne la misura cautelare dell’arresto.
Paolo Zignani come ha reagito quando, aprendo la porta di casa, ha trovato gli operatori delle onoranze funebri chiamati per celebrare il suo funerale? "Ho pensato a un errore. Mi hanno detto che dovevano ritirare una salma, la mia, per portarla all’obitorio". E lei? "Ho chiesto chi li avesse chiamati. Hanno detto che non gli era mai capitato di venire a ‘prendere un morto che era vivo’. In 48 ore sono arrivati 49 carri funebri a casa mia convinti di celebrare il mio funerale. Ad accogliere la cassa c’era mia madre, cardiopatica di 84 anni".
Chi ha chiamato le onoranze funebri? "Due donne di Arezzo, madre e figlia di 36 anni". Ma perché se la sarebbero presa con lei? "Non lo so. Le conosco di vista. Non ho mai scambiato una parola con loro, nessuna confidenza, nessun contatto. Per un periodo ho abitato nel paesino dove vivono loro, a Badia Prataglia, e le vedevo per strada. Le due donne, sempre molto trasandate e non curate, hanno preso di mira altre persone senza una ragione. Sono folli, sono l’incubo del paese".
Le ha denunciate? "Sì. Per atti persecutori e procurato allarme". La Procura ha disposto misure cautelari? "E’ stato tolto loro il telefono, disposta la libertà vigilata per la più giovane e l’obbligo di sottoporsi a cure psichiatriche per entrambe. Ma si sono procurate un altro smartphone ed è ricominciato il bombardamento. In tutto sono arrivate 797 persone a casa mia. Dalla denuncia è scattato il codice rosso per maltrattamenti". Ora sono seguito dall’avvocato Raffaele Pacifico, che ha chiesto per le due stalker la misura cautelare dell’arresto o il ricovero in una struttura psichiatrica. Ma non è servito a niente".
Anna Maria Senni