di Massimo Bagiardi
Una classica fumata nera. Non si è tramutata in niente di concreto la cabina di regia tenutasi a Firenze sulle criticità della linea ferroviaria Firenze-Arezzo. Presente a questo tavolo istituzionale i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, il comitato pendolari Valdarno, l’assessore regionale Stefano Baccelli oltre ai referenti di Trenitalia e Rfi. Una riunione nella quale non è stato fugato alcun dubbio, tre in particolare i punti su cui amministratori valdarnesi e pendolari hanno posto l’attenzione in questo faccia a faccia: la conflittualità tra treni regionali e treni ad alta velocità che penalizza i primi in favore dei secondi, causando ritardi cronici e frequenti cancellazioni; l’inadeguatezza dei protocolli di comunicazione di tali criticità, con il personale RFI e Trenitalia spesso in difficoltà nel fornire informazioni adeguate ed esaurienti ai pendolari; infine, la necessità di cambiare le procedure di rilevazione degli indici di puntualità, facendo in modo che siano più adeguate alle fasce orarie di maggior affluenza e, quindi, di utilizzo da parte dei pendolari.
Un coro unanime al "no" al passaggio sulla linea lenta, volontà questa appoggiata anche dall’assessore ai trasporti Baccelli che ha, altresì, aggiornato il tavolo alla fine di marzo dove sarà chiesto ai referenti di RFI e Trenitalia di presentare proposte concrete su criticità, ritardi e cancellazioni sulla tratta interessata. Le parole del presidente della conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi: "Un incontro interlocutorio e non risolutivo, i problemi rimangono sempre sul tavolo soprattutto per i nostri pendolari che da mesi stanno vivendo situazioni estenuanti di grande disagio. Abbiamo chiesto a Regione Toscana, Trenitalia e Rfi, come sindaci del Valdarno insieme anche al Comitato Pendolari, che venga ripristinato il servizio pubblico, che ci sia la garanzia di un servizio pubblico di trasporto ferroviario poiché per la linea Arezzo-Firenze, nelle condizioni attuali, non si può più parlare di servizio pubblico". L’auspicio è che entro 20 giorni arrivi, per davvero, un qualcosa di concreto: "Dai report presentati da Trenitalia e da Rfi sono emersi, inoltre, anche numerosi guasti mensili al parco macchine e alla linea. Rfi ci ha riferito di 30 milioni di euro di investimenti per la manutenzione nel 2024 e ci auguriamo che questo possa portare un miglioramento anche da questo punto di vista. Abbiamo, inoltre ottenuto, che questa cabina di regia possa incontrarsi periodicamente per controllare che interventi e soluzioni proposti dai gestori siano effettivamente messi in atto. Il prossimo incontro si svolgerà, entro venti giorni".