
I professionisti che realizzeranno la passerella ciclopedonale sul fiume Arno
di Massimo BagiardiSAN GIOVANNIPresentato ieri mattina nelle stanze comunali di San Giovanni il raggruppamento temporaneo di professionisti che si è aggiudicato la gara europea per la realizzazione della passerella ciclopedonale sul fiume Arno in corrispondenza del ponte Ipazia D’Alessandria, un’opera che rientra nella convenzione nella terza corsia dell’autostrada A1, tra i caselli di Incisa e Valdarno, interamente finanziata da Autostrade per l’Italia per un importo di 6 milioni di euro a cui vanno aggiunti ulteriori 700 mila destinati a interventi di consolidamento delle pile del ponte stesso. L’obiettivo è quello di poter creare un collegamento sicuro tra il quartiere Oltrarno e il centro storico di San Giovanni. Grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino Valentina Vadi: "La richiesta di una passerella sull’Arno arriva da lontano: il quartiere Oltrarno domanda da anni un collegamento ciclabile con il resto della città, in particolare con il centro storico, e finalmente questa esigenza potrà concretizzarsi. Abbiamo concluso l’iter relativo all’individuazione dello studio professionale che si occuperà della progettazione dell’opera, e il lavoro è stato affidato al raggruppamento temporaneo guidato dall’ingegner Salvatore Giacomo Morano". Questo lavoro, nello specifico, prevede la demolizione degli attuali marciapiedi con la costruzione di nuovi percorsi ciclo pedonali in struttura metallica con una larghezza decisamente maggiore rispetto a quella attuale, circa due metri e mezzo: "L’intervento – sottolinea l’ingegner Salvatore Giacomo Morano – dovrà rispondere alle necessità funzionali che l’Amministrazione ci impone: dovrà essere una passerella ciclopedonale idonea al traffico che deve sostenere. Ci saranno quindi due percorsi pedonali, ampliati rispetto a quelli attuali, che si affiancheranno alla carreggiata. Nel contempo provvederemo a risolvere qualche piccolo problema viario che attualmente si incontra in uscita dal ponte".Le parole dell’architetto Paolo Pinarelli responsabile unico del procedimento: "L’attraversamento ciclopedonale diventa anche una sorta di belvedere sull’Arno. I cittadini potranno fermarsi, affacciarsi e godere del panorama di quel tratto di fiume compreso tra i due ponti, che è uno dei più interessanti e sul quale si stanno concentrando anche altri interventi dell’amministrazione, dai consolidamenti delle sponde fino al progetto sul Lungarno, che partirà l’anno prossimo". Una volta acquisiti i pareri degli enti competenti, si procederà all’affidamento dei lavori che inizieranno solo al termine dell’intervento su Lungarno Don Minzoni - dal 2027 - così da ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza.