MARCO CORSI
Cronaca

Parco Cadorna, raccolte 600 firme. Consiglio comunale a metà mese

L’area che riguarda 1200 metri quadrati su 7500 verrà data in gestione ma gli abitanti non approvano .

Parco Cadorna, raccolte 600 firme. Consiglio comunale a metà mese

Parco Cadorna, raccolte 600 firme. Consiglio comunale a metà mese

Si terrà entro metà ottobre, a Montevarchi, il consiglio comunale aperto sull’area verde compresa tra viale Cadorna e via Fratelli Cervi. Come noto, una porzione è stata data in concessione ad un privato per un’attività ludica e la decisione ha provocato non poche polemiche. Non solo le opposizioni, ma anche un gruppo di cittadini, che ha organizzato una raccolta firme per spingere la giunta Chiassai a tornare sui suoi passi. Ad oggi oltre 600 le sottoscrizioni. Nel frattempo il Pd ha chiesto ufficialmente una seduta aperta, che è stata concessa. Si terrà nel giro di un paio di settimane. La data indicativa è quella del 12 ottobre, ma non ci sono ancora conferme. In quella sede saranno presenti anche i residenti e i montevarchini che chiedono all’amministrazione di tornare indietro. "Siamo sempre più convinti e determinati nel percorrere l’iniziativa che abbiamo intrapreso, attraverso cui chiediamo che l’area non venga data in concessione perché ne snaturerebbe la funzione sociale che ha acquisito nel tempo – hanno detto i promotori della petizione – Da mercoledì scorso abbiamo istallato un gazebo per facilitare la raccolta di firme. Dopo poche ore abbiamo raggiunto quota 297 e abbiamo ritenuto opportuno inviare, all’attenzione del sindaco e di tutti i consiglieri comunali, un primo blocco di firme. Ad oggi, comunque, siamo già oltre 600". I cittadini hanno chiarito di non essere contrari all’istallazione di un’attività ludico ricreativa coperta per i bambini, ma di essere contrari alla location. Nel frattempo ha preso posizione anche il comitato Giglio di Montevarchi, apparso contrariato per non essere stato chiamato preventivamente, quantomeno per esprimere un parere. "Il nostro organismo - hanno spiegato - ha, tra i vari punti dell’oggetto sociale, la valorizzazione del territorio e la tutela degli spazi verdi. La concessione dell’area ad una società per la realizzazione di un luogo ludico a pagamento è quindi per noi non condivisibile". Il comitato si sarebbe aspettato di essere chiamato ad esprimere una propria opinione prima di prendere una decisione del genere. "Ma la politica si muove in maniera diversa da quella del buon senso e della logica e ne prendiamo atto. Chiamarci solo adesso a discutere di un fatto già deciso è per noi una mancanza di rispetto, non tanto per il nostro comitato, quanto per i residenti delle abitazioni adiacenti l’area in oggetto che, ad oggi, non sono stati ancora convocati". Pieno accordo, infine, sulla decisione di convocare un consiglio comunale aperto.