
Oro, Dubai brilla meno di Vicenza Giordini: "Resta una fiera strategica"
di Lucia Bigozzi
La Fiera di Vicenza tiene testa a quella di Dubai. Se l’appuntamento negli Emirati Arabi Uniti resta uno snodo stratregico per il distretto orafo aretino nel calendario annuale degli eventi riservati ai buyer e all’export, quello che si è appena concluso non ha surclassato i numeri e i volumi d’affari della Fiera vicentina di gennaio.
I motivi? Anzitutto la difficoltà ad ottenere visti da parte di molti uomini d’affari in partenza dall’Africa settentrionale, area di crescente interesse nello scacchiere internazionale alla quale guardano anche le aziende orafe aretine. E la mancanza di clienti dal continente africano si è fatta sentire nel "parterre" emiratino.
A questo si è aggiunta la distanza ravvicinata dell’evento di Dubai rispetto a quello vicentino "al quale hanno partecipato tantissimi buyer dall’Oriente che hanno commissionato alle nostre aziende ordini di lungo termin", commenta Giordana Giordini presidente della Consulta orafa aretina e presidente del settore orafo di Confindustria, presente a Dubai con una ventina di aziende aretine. Tuttavia, a Dubai "i nostri imprenditori hanno avuto ordini a lunga scadenza e stanno lavorando, il momento è molto positivo e conferma il trend iniziato nel 2021, stabilizzato nel 2022 e dato in crescita dagli analisti per il 2023. La fiera emiratina resta un appuntamento di rilievo insieme a Vicenzaoro che quest’anno ha rappresentato un vero record sul piano delle presenze di clienti da tutto il mondo e dal punto di vista degli affari conclusi dagli imprenditori aretini".
In buona sostanza, l’evento di Dubai ha avuto "qualche deficit per quanto riguarda la partecipazione di buyer dall’Oriente e dai Paesi africani, anche a causa della difficoltà nel rilascio dei visti. E’ stata una fiera che ha brillato meno intensamente dello scorso anno, ma pur sempre rappresenta un hub importante per le nostre aziende. Ora Ieg deve lavorare di più con le autorità emiratine per superare il gap", osserva Giordini.
Bilancio positivo per il Gruppo Graziella Braccialini che "ha archiviato con buoni risultati la fiera internazionale al Dubai World Trade Centre, che ha confermato il buon momento globale vissuto dal settore dell’oreficeria. L’evento rappresentava un appuntamento molto atteso dall’azienda che, già presente a Dubai con tre negozi monomarca, trova nel Medio Oriente uno dei propri mercati di riferimento e uno snodo cruciale anche per l’export verso nord Africa e sud sst Asiatico, dunque è stato previsto un importante investimento per consolidare questo posizionamento".
A Dubai, l’azienda ha presentato le collezioni di gioielli in oro e in argento "in armonia con le richieste dei buyer locali, affiancate però dalle nuove linee di pelletteria abbinate ai bijoux".