La chiesa di San Francesco a Lucignano si riappropria di tre importanti opere d’arte. Sabato 26 ottobre saranno restituite alla cittadinanza con una inaugurazione ufficiale. Si tratta di due pale d’altare, restituite al suo splendore dopo un attento restauro e della statua del bambino del gruppo scultoreo della "Madonna di Crespignano", realizzata dallo scultore senese Mariano di Agnolo Romanelli tra il 1380 e il 1390. Il progetto, voluto e portato avanti dal Comune di Lucignano, nasce proprio dopo la restituzione della statua da parte dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova. L’opera fu ritrovata fortuitamente. Fu, infatti, lasciata davanti alla porta del Santuario di Nostra Signora di Montallegro di Rapallo a Genova, nel 2021. I Carabinieri si attivarono subito per effettuare tutti gli accertamenti e grazie all’aiuto di esperti del settore e sfruttando la banca dati dei beni e opere d’arte illecitamente sottratti, ne fu trovata la proprietà e così fu restituita alla comunità di Lucignano nel 2023. La sua ricollocazione nella chiesa di San Francesco, però, doveva passare attraverso alcune prescrizioni e sistemazioni richieste dalla Soprintendenza. Nello stesso momento due restauratrici aretine Alessandra Gorgoni e Nadia Innocentini, avevano proposto al Comune di Lucignano di far tornare a nuova vita due importanti pale d’altare tenute nei depositi della soprintendenza aretina censite e studiate con cura dal professor Giovanni Giuria ricercatore di storia dell’arte moderna all’università degli studi di Messina.
Si tratta di due dipinti di quasi 3 metri per due, entrambi del XVII secolo attribuiti agli artisti Lattanzio Bonastri e Giuseppe Nicola Nasini. "Abbiamo capito da subito l’importanza storico e artistica di queste opere che si trovavano in pessime condizioni - racconta la restauratrice Alessandra Gorgoni – dovute alla chiusura nei depositi sin dagli anni ’70. Il Comune di Lucignano ha accolto la proposta di restauro con molto entusiasmo e interesse e il lavoro è stato certosino e sostanziale".
Quasi 8 mesi di lavoro per togliere i depositi di vecchie vernici, ripulirli dalla polvere e recuperare parti lacerate e strappate. "Durante tutte le fasi del lavoro, che abbiamo svolto direttamente a Lucignano all’interno della chiesa di San Francesco - racconta ancora la restauratrice – siamo state seguite passo passo dall’amministrazione comunale. Quando sono stati necessari spazi più ampi siamo state accolte dalla scuola media del territorio che ringraziamo per il supporto. È stata anche un’opportunità reciproca per far vedere dal vivo ai giovani molte fasi del nostro lavoro". Particolarmente soddisfatta del progetto la sindaca di Lucignano Roberta Casini. "Andare a ricollocare queste opere nella chiesa di San Francesco ci riempie di orgoglio. Dopo la restituzione della statua del bambino, abbiamo colto l’opportunità per ricollocare anche le due pale d’altare che sono state restaurate con fondi propri dell’amministrazione comunale e che verranno ricollocate in chiesa. In questo stesso frangente anche tutti gli altri altari della Chiesa di San Francesco sono stati aperti per dare così una visione d’insieme più completa di questo nostro bellissimo patrimonio".