FABRIZIO CARCANO
Cronaca

Nerazzurri, fuga europea con Ruggeri e Scalvini. Il vivaio una miniera d’oro

La Dea multinazionale vince con il cuore bergamasco dei suoi valorosi giovani. Il merito è anche di Gasperini grazie al quale tanti ragazzi sono “esplosi“. E nell’inesauribile “cantera“ di Zingonia cresce un’altra generazione di fenomeni.

Nerazzurri, fuga europea con Ruggeri e Scalvini. Il vivaio una miniera d’oro
Nerazzurri, fuga europea con Ruggeri e Scalvini. Il vivaio una miniera d’oro

Nell’Atalanta multinazionale, reduce dalla notte del trionfo a Lisbona in Europa League, batte forte il cuore bergamasco dei suoi ragazzi. Quelli nati nel territorio orobico, cresciuti negli oratori locali e poi fin da bambini nell’inesauribile settore giovanile nerazzurro, fucina di futuri campioni. Un elenco lunghissimo, perché la Dea da sempre punta sui giovani di casa propria, anche se in rosa ci sono campioni da ogni continente, costati decine di milioni. Campioni che fanno la differenza, ieri il Papu Gomez, Ilicic e Zapata, rimasti impressi nel maxi murales sulla facciata del vecchio acquedotto cittadino, oggi i Koopmeiners, i De Ketelaere, i Lookman. Ma poi c’è sempre quell’anima bergamasca cresciuta in casa, con quei due gol a Lisbona firmati dai ‘canterani’ di Zingonia, dal non ancora 20enne palazzolese Giorgio Scalvini e dal 21enne zognese Matteo Ruggeri. Un anno di differenza anagrafica, lo stesso percorso nel vivaio, dai pulcini alla finale scudetto Primavera, esordendo in A e in Champions quasi contemporaneamente.

Dea che da sempre investe sui propri giovani, ma nel ciclo settennale targato Gasperini i ragazzi sono stati protagonisti ad un livello mai raggiunto prima, giocando per le prime quattro posizioni in campionato o nelle notti europee. Gasperini, per fare un esempio, ha lanciato nel 2020 l’allora 18enne Ruggeri in Champions contro il Liverpool e ha schierato il 18enne Scalvini in Europa League sui campi di Leverkusen o Lipsia. Gemelli diversi, o quasi. Scalvini, duttile difensore laterale o centrale, è un predestinato, di cui si parlava già quando aveva 15 anni: Gasp ha atteso che diventasse maggiorenne per non bruciarlo e quando lo ha messo in campo e non lo ha più tolto, sempre titolare. E il numero 42 ha risposto subito presente: a 18 anni aveva già segnato due gol in A, di cui uno decisivo all’Olimpico contro la Roma. E sempre a 18 anni il ct Mancini lo ha fatto giocare da titolare in Nation League contro la Germania.

Anche il mancino Ruggeri, esterno di sinistra, è stato portato in prima squadra appena maggiorenne nell’estate 2020 e lanciato titolare contro l’Inter in campionato. Una prima stagione di apprendistato, poi a 19 anni un prestito a Salerno, prima di tornare alla base e ricominciare ad imparare dal maestro Gasp. Che lo ha promosso titolare a gennaio, a 20 anni e mezzo, una decina di presenze prima di un grave infortunio musculare a marzo a frenarne l’esplosione, rimandata di qualche mese. Da agosto Ruggeri ne ha giocate 9 su 9 da titolare, quasi tutte dall’inizio alla fine.

Ma Ruggeri e Scalvini sono solo gli ultimi gioielli lanciati da Gasp. Che nel febbraio 2017 schierò titolari contro la Sampdoria i non ancora 18enni Bastoni, oggi titolare all’Inter e nell’Italia, e Melegoni (rallentato da una serie di infortuni, oggi in B alla Reggiana), in una squadra che il tecnico di Grugliasco aveva plasmato su altri canterani, un po’ più grandi, allora 22enni, come Caldara, Conti e Gagliardini e sul 20enne Kessie. Dopo di loro è stata la volta di Latte Lath, oggi al Middlesbrough, di Barrow, oggi in Arabia, di Kulusevski e Diallo, oggi al Tottenham e allo a United, di Piccoli e Okoli, oggi in prestito al Lecce e al Frosinone, e di tanti ragazzi che oggi sono nella seconda squadra nerazzurra, la under 23 che gioca in serie C, come Cisse’, Sidibe, De Nipoti, Ghislandi, Gyubyaa, Bonfanti.

E non è finita. L’inesauribile Cantera di Zingonia sta per sfornare un’altra generazione di possibili fenomeni: nella under 23 stanno giocando il 18enne esterno Palestra e il 17enne centrocampista brianzolo Mendicino. E nella nazionale under 18, oltre a Mendicino, vengono convocati i vari Bonanomi, Ragnoli Galli, Ramaj e Riccio. Tutti ragazzi attenzionati da Gasp...