Movida di Giostra senza alcol e droga. Parte l’iniziativa dei quartieri per informare i ragazzi sui pericoli

A Porta Crucifera l’incontro tra i responsabili dei comitati giovanili e gli esperti di Serd e Ceis. Il rettore Fazzuoli: "Le nostre sedi sono punti di incontro, i genitori ci chiedono di poter stare tranquilli"

Una cena propiziatoria

Una cena propiziatoria

Arezzo, 30 marzo 2023 – Entra nel vivo il progetto "No alcol" dei quartieri della Giostra. Stasera a Porta Crucifera si terrà il primo di una serie di incontri e di eventi. L’obiettivo è dichiarato nel titolo della serata "Alla salute della Giostra, tanti colori una sola sfida"". E tante persone e enti che si sono unite per far sì che i giovani si divertano senza bere o peggio ancora drogarsi.

Parteciperanno esperti delle dipendenze del Ceis e del Serd e ci saranno i rettori dei quartieri. Ma soprattutto ci saranno i ragazzi e le ragazze dei Comitati giovanili, linfa vitale dei quartieri e quelli che meglio di tutti gli altri possono inviare messaggi ai loro coetanei, sperando che vengano ascoltati e messi in pratica per una stile di vita più sano. "L’obiettivo è quello di mettere in guarda i nostri ragazzi sui danni che alcol e droga possono provocare - dice Andrea Fazzuoli, rettore di Porta Crucifera - molto spesso la gente pensa che i quartieri sono luoghi dove i ragazzi vanno a ubriacarsi. Non è così e da parte nostra c’è molta attenzione nei loro confronti. Già lo scorso anno alle nostre cene propiziatorie abbiamo messo in tavola bottiglie di vino con attaccata l’etichetta "nuoce alla salute" simile a quella delle sigarette. Purtroppo in mezzo a tanta gente c’è chi non rispetta le regole".

"La luce della sede di Porta Crucifera - continua Fazzuoli - è purtroppo l’unica rimasta accesa di sera nel cuore del nostro quartiere. Vogliamo che continui ad esserlo a lungo con tanti giovani che qui si ritrovano e con i genitori che li mandano tranquilli, sapendo che vanno in un luogo dove ci sono adulti che li controllano". Un progetto quello contro alcol e droga che si concluderà con una serata No alcol.

Un’idea nata dal medico aretino Sofia Balò, che è anche la responsabile del sociale di Porta Crucifera, e che presto ha trovato la collaborazione di Ceis, Serd e dei comitati giovanili di tutti i quartieri, che saranno i veri protagonisti di questo progetto. Non è vero che i ragazzi vanno nei quartieri per bere. E’ l’esatto contrario: vengono per ritrovarsi e per lavorare sodo per portare avanti tante attività". Il progetto No alcol ha trovato anche il sostegno di Estra. "Manca solo l’ufficializzazione - dice Giovanni Grazzini - ma non mancherà il nostro contributo a questo progetto che cerca di allontanare giovani da alcol e droga insegnando loro che ci si può divertire anche in modo sano".

In parte il contributo di Estra sarà utilizzato proprio nelle serate No alcol per compensare i mancati guadagni dovuti al fatto che non saranno assolutamente serviti alcolici.