GAIA PAPI
Cronaca

Si opera per dimagrire e muore: attesi gli esiti dell’autopsia. "Fare chiarezza su Filippo"

Tragedia dopo l’intervento per ridurre il peso: si procede per omicidio colposo. L’avvocato: "La famiglia è distrutta, l’esame primo passo per arrivare alla verità"

Un intervento chirurgico (Foto repertorio)

Un intervento chirurgico (Foto repertorio)

Arezzo, 3 maggio 2024 – Forse fin da oggi si comincerà a far chiarezza sulla tragica morte di Filippo C., il 19enne romano, morto dopo un intervento chirurgico di "sleeve gastrectomy", in pratica riduzione dello stomaco. Quell’intervento, tanto voluto da Filippo per ridurre i suoi 160 chili, era stato effettuato otto giorni prima nella clinica aretina Centro Chirurgico Toscano. Domenica scorsa la famiglia ha sporto denuncia. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti, e sull’episodio indagano i carabinieri che hanno messo sotto sequestro le cartelle cliniche. E oggi, alle 13, è in programma l’autopsia:, l’esame dovrà chiarire le cause della morte e l’eventuale presenza di causalità tra l’intervento e il decesso del giovane e possibili responsabilità sull’accaduto. Filippo voleva festeggiare i suoi 20 anni, li avrebbe compiuti pochi giorni dopo, con la realizzazione di un sogno. Quello di veder ridotti i suoi 160 chili. Immaginiamo che non sia stata una decisione facile per lui affrontare, così giovane, un intervento chirurgico. Per questo aveva scelto un chirurgo romano che opera proprio nella clinica aretina e che è ritenuto uno dei migliori nel suo campo. Era entrato pieno di speranze. Era il 19 aprile.

"È stato un intervento normale. Dopo qualche giorno in osservazione, era stato dimesso perché il decorso post-operatorio non aveva mostrato complicazioni" aveva spiegato Stefano Tenti, direttore sanitario e comproprietario del Centro Chirurgico Toscano. Ma dopo pochi giorni, tornato a casa a Roma, Filippo si sente male. E’ il 25 aprile quando i dolori addominali diventano insopportabili tanto da doversi recare al pronto soccorso del San Carlo di Nancy. Filippo viene visitato, i medici, non riscontrano nulla di grave e il ragazzo firma per le sue dimissioni. Ma una volta a casa i dolori continuano.

I familiari chiamano il 118. Secondo la denuncia fatta dai genitori i sanitari avrebbero impiegato circa tre ore a trasportare il ragazzo a causa del peso e del fatto che fosse ormai inerme. Quando arriva al Gemelli le sue condizioni sono ormai disperate, muore quaranta minuti dopo il ricovero. La famiglia è sotto choc. Filippo avrebbe compiuto 20 anni il 29 aprile. Un compleanno che non ha mai potuto festeggiare.

"I suoi famigliari sono distrutti. Il termine non è sufficiente a spiegare il loro attuale stato d’animo" spiega l’avvocato Cristiano Pazienti che attende i risultati dell’autopsia per fare chiarezza su quanto accaduto.