
Montevarchi riparte dal tridente di baby Lelli
L’allenatore più giovane del girone E di Serie D, il trentenne ex Ghiviborgo Nico Lelli, considerato da molti addetti ai lavori un predestinato a calcare in futuro i palcoscenici del professionismo, guiderà il Montevarchi nella prossima stagione.
Un’annata che la dirigenza di via Gramsci sta programmando per evitare sofferenze e regalare ai tifosi un campionato di livello, in linea con le tradizioni dell’Aquila. La svolta tecnica, a una settimana dal divorzio da Loris Beoni, si è concretizzata nella serata di sabato, dopo giorni di contatti tra il direttore sportivo Donello Resti e i candidati alla panchina rossoblù.
Quando sembrava scontata l’intesa con l’ex Sammarurese e Scandicci Mirko Taccola, è spuntata la possibilità di portare in Valdarno il trainer livornese, coccolato da diversi club, compreso l’Empoli che pareva intenzionato ad affidargli la Primavera.
D’altronde Lelli, che ha alle spalle una discreta vita da mediano con le maglie di Forcoli, Ghivizzano, San Minato Basso, Perignano e Cenaia, si è già distinto nella sua pur breve carriera da nocchiero iniziata nel settore giovanile della Fiorentina, per la capacità di valorizzare i futuri talenti. Nell’estate 2022 un altro ex Ghiviborgo, il vulcanico Guido Pagliuca ora promosso in B con la Juve Stabia, lo volle con sé al Siena e l’esperienza come vice gli fruttò un anno fa la chiamata in D della società nata dalla fusione di Ghivizzano e Borgo a Mozzano.
Una sfida raccolta e vinta alla grande dal mister che ha portato i lucchesi a ridosso dei playoff, nonostante una flessione finale. Sì, perché nella prima parte di torneo il Ghivoborgo era stato con il Seravezza la rivelazione nell’alta classifica.
Gioco propositivo e intensità avevano permesso ai biancorossocelesti di agguantare la vetta e di espugnare 2-1 il Brilli Peri nella sfida d’andata del 1° novembre. Al ritorno, il 10 marzo scorso a Ghivizzano, i valdarnesi restituirono sconfitta e risultato ma anche allora il presidente aquilotto Angelo Livi riconobbe i meriti indiscutibili dell’allenatore di casa. Ora Nico Lelli intraprende la nuova avventura puntando sul 4–3–3, modulo adatto alle caratteristiche dei calciatori che il club ha sotto contratto o proverà a trattenere.