
Stefano Tenti convoca i maggiori esperti e pone la questione alla città. L’odissea quotidiana di una commerciante. Il ritorno dell’ex Pm Rossi.
di Gaia Papi AREZZO Oggi, venerdì 24 maggio, la Sala dei Grandi della Provincia ospita il convegno dal titolo emblematico: "Arezzo è una città sicura?". L’evento, promosso dall’associazione culturale "Fra Tevere e Arno", si propone come un momento di riflessione aperta, concreta e partecipata sul tema della sicurezza urbana. I lavori inizieranno alle 9:30 con il saluto introduttivo del presidente dell’associazione, Stefano Tenti, cui seguirà la moderazione a cura di Federico D’Ascoli, capo servizio de La Nazione di Arezzo. Il convegno vedrà la presenza di autorevoli esponenti delle istituzioni, del mondo della giustizia, delle forze dell’ordine e della società civile. Il dirigente scolastico provinciale Lorenzo Pierazzi interverrà sul ruolo della scuola nell’educazione al rispetto delle regole. Il comandante della Polizia Locale, Aldo Poponcini, affronterà le sfide operative e le risorse disponibili per il controllo del territorio. Roberto Rossi, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Ancona, porrà l’accento sulla tenuta dell’impianto normativo in tema di sicurezza e giustizia, mentre Giuseppe Fanfani, garante toscano dei detenuti, interverrà con una riflessione su "Carcere e società", un binomio spesso dimenticato ma fondamentale nel processo di reinserimento.
Non mancheranno le voci dei cittadini, rappresentati da Antonella Giorgeschi (comitato di Piazza della Badia), Giordana Giordini (consulta degli orafi) e Fabrizio Ghironi (comitato del quartiere di Saione), che porteranno testimonianze dirette su situazioni critiche vissute nei propri quartieri. A dare un contributo esterno sarà Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci, con un videomessaggio in cui racconterà l’esperienza di risanamento sociale e sicurezza urbana attuata nel suo comune. In preparazione al convegno, l’associazione "Fra Tevere e Arno" ha raccolto oltre 130 segnalazioni da parte dei cittadini, pervenute tramite email e WhatsApp. Le zone più segnalate includono Campo di Marte, l’area dell’ex Standa, il parco del Pionta, via XXV Aprile e il quartiere Saione. Le criticità riguardano spaccio di droga, microcriminalità, bivacchi nei giardini pubblici, degrado urbano, furti e vandalismi. Particolarmente significativa la testimonianza di Alessandra, giovane imprenditrice di Saione, che ha raccontato la crescente sensazione di insicurezza nel quartiere: "Viviamo nell’incertezza, ogni giorno è una sfida. Siamo stanchi di convivere con il degrado e con la paura che qualcosa possa accadere a noi, ai nostri figli o alle nostre attività. Arezzo merita di più".
Il convegno si concluderà alle 12:30 con l’intervento finale di Stefano Tenti, che tirerà le fila dei lavori e restituirà alla città una fotografia aggiornata, forse non rassicurante ma necessaria, dello stato della sicurezza urbana. L’auspicio è che l’incontro non si limiti a un confronto teorico, ma rappresenti un primo passo verso un piano d’azione condiviso tra istituzioni e cittadinanza.