
Il governatore Eugenio Giani al convegno di Estra accelera su Medioetruria
La cura del ferro passa anche da Medioetruria. Una "rivoluzione" nella mobilità con un hub dell’alta velocità per collegare meglio e di più l’Italia centrale a quella settentrionale. L’accelerazione sull’opera fino a un anno fa al centro di una disputa accesa tra Toscana e Umbria, adesso sembra incanalata nel binario giusto. Questione di metodo ma anche di merito. Perchè il governatore Eugenio Giani, annuncia la svolta proprio ad Arezzo, intervenendo al convegno di Estra sulla transizione ecologica e lo fa nella tavola rotonda con i sindaci toscani. Tra questi Alessandro Ghinelli che gongola, e la sindaca di Siena Nicoletta Fabio, attenta alle parole di Giani su una posizione che tradizionalmente, i senesi, almeno finora, non avevano mai visto di buon occhio. La cura del ferro che Giani disegna sulla Toscana passa dal potenziamento delle grandi infrastrutture ferroviarie, con in testa non solo il potenziamento delle linee della tranvia, ma sopratutto il sottoattraversamento di Firenze che porterà benefici anche ai collegamenti con Arezzo. Come? Anche attraverso la realizzazione della stazione dell’alta velocità a Rigutino.
Location che Giani conferma e rilancia come "la stazione ideale", svelando anche la novità di questi giorni: "Ho numerosi colloqui con la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti". Un confronto aperto e costante per mettere a punto una road map condivisa tra le due regioni. "Dopo aver realizzato il collegamento dalla superstrada Bettolle-Perugia con Cortona e aver progettato varie aggiudicazioni nelle prossime settimane". Cita la circonvallazione di Camucia, ormai prossima al varo. Poi un collegamento diretto da quell’innesto fino a Rigutino. "Costerà tra i 40 e i 50 milioni. Noi possiamo mettere in condizioni gli utenti dall’Umbria come da Siena, con solo altri tre o 4 minuti di macchina, di arrivare alla stazione di Rigutino, stazione ideale perchè ha già lo scambio ferro-ferro", spiega il governatore toscano. Non solo: il presidente della Toscana batte il tasto sul potenziamento delle linee ferroviarie e su Arezzo annuncia un treno diretto con Siena, grazie all’impegno di Lfi, una "società che nasce dagli enti locali, che io voglio valorizzare perché non voglio monopoli in Italia e voglio avere una società che possa svilupparsi e creare le condizioni perché con investimenti da parte della Regione possa essere anche da stimolo alla Rfi e a Ferrovie dello Stato". E al tempo stesso sottolinea la necessità di un piano della mobilità che "si deve connettere a un potenziamento delle linee da Siena, perché Siena non può rimanere tagliata fuori".
Ma certo, l’accelerazione su Medioetruria a Rigutino, è la notizia che irrompe nella sala convegni del Palaffari. Quella per la quale le istituzioni aretine e le categorie economiche si sono mobilitate a lungo. Ora quel traguardo sembra più vicino. E sul target interviene il consigliere regionale Marco Casucci che ha presentato un’interrogazione per conoscere lo stato dell’arte dell’iter sulla grande infrastruttura ferroviaria. Tra le sollecitazioni alla giunta regionale, anche quella di un tavolo istituzionale con la Regione Umbria "per trovare un’intesa definitiva sulla collocazione della stazione dell’alta velocità", oltre a una serie di richieste sugli aspetti più tecnici legati alla progettazione. Ma le parole di Giani ad Arezzo, sono chiare. E binari puntano su Rigutino.