
Fabio Camiciottoli
Arezzo, 02 agosto 2024 – E' un giudizio fortemente negativo quello espresso dal gruppo Avanti Montevarchi-Europa Verde s sul nuovo Piano Operativo e sul Piano Strutturale elaborato dall'amministrazione Chiassai. "La città ha perso un'altra occasione per disegnare la Montevarchi del futuro e per redigere norme chiare e di facile attuazione che permettessero di sorpassare le criticità presenti e favorire l'operatività", ha detto il consigliere comunale Fabio Camiciottoli. La forza di opposizione ha ricordato che già in fase di adozione aveva già espresso un giudizio negativo, evidenziando molte criticità. Innanzitutto la mancanza delle necessarie valutazioni propedeutiche e una propensione a trattare questioni puntuali a scapito di quelle generali. Come ha spiegato Camiciottoli, il giudizio era stato negativo anche perché era stato privilegiato lo sviluppo produttivo e commerciale a scapito di quello residenziale e sociale, nonché per la inutilizzabilità del verde.
"Purtroppo, anche se da noi sollecitata con azioni cogenti, come la richiesta di audizioni ed in presenza di numerose osservazioni poste dalle associazioni di categoria e dalle rappresentanze tecniche, la maggioranza cittadina non ha avuto la volontà di aprire confronti pubblici - ha detto Avanti Montevarchi -Europa Verde - Purtroppo nel Sindaco non è prevalsa la volontà del confronto partecipativo pubblico ed istituzionale ma quello singolo e puntuale, escludendo le articolazioni elettive". "Di fronte alla sistematica forzatura delle regole, come gruppo consiliare e forze politiche e cittadine abbiamo interloquito con molti strati della società e presentato osservazioni ed inseguito emendamenti ed atti indirizzo, ma poco è valso - ha proseguito la minoranza - Pur avendo sostenuto e sottoscritto alcuni emendamenti insieme alla maggioranza che raccoglievano alcune nostre indicazioni, abbiamo comunque dato il nostro giudizio generale negativo ad un piano che riteniamo lacunoso, stilato in fretta e non idoneo a fornire risposte alle problematiche di Montevarchi che anche nelle ultime settimane sono state sollevate dai tecnici e dalle associazioni di categoria"ù
"Abbiamo votato negativamente - ha continuato Camiciottoli - perchè, prima volta a Montevarchi, il Sindaco e la maggioranza cittadina non sono stati capaci, o peggio non hanno voluto costruire concrete risposte alle tante istanze poste dalle associazioni di categoria e dai collegi ed ordini professionali; perché invece di favorire norme generali e di sviluppo, si sono privilegiate risposte puntuali poco coerenti tra loro, come nel caso dei tanti passaggi a diversa tipologia e/o alle possibilità di ampliamenti; perché alle tante modifiche puntuali alle tipologie non è seguita un’ analisi sugli edifici contermini, come era necessario ed opportuno che avvenisse, confermando i nostri dubbi sull’accuratezza dei quadro conoscitivo". Camiciottoli ha poi posto altre questioni. "Abbiamo votato no perché a partire dalla richiesta di maggiori approfondimenti rispetto al tessuto socio economico, ai flussi di mobilità, alla necessità di redigere a priori i vari regolamenti necessari e al piano del centro storico sono state rigettate le nostre richieste senza chiare motivazioni; perché nel Piano Strutturale non sono stati mantenuti i corridoi infrastrutturali viari quale l’asse stradale tra il ponte Leonardo e via Leopardi e la variante a via Arno a Levane; perché, senza uno studio sull’evoluzione demografica ed economica - ha aggiunto - si è privilegiato la realizzazione di medi centri commerciali in aree prossime al centro su una ex strada statale già troppo congestionata".
Per Avanti Montevarchi-Europa Verde, inoltre, il necessario piano propedeutico per l'abbattimento delle barriere architettoniche verrà redatto ed approvato in una seconda fase, in quanto quello proposto non rispondeva alle caratteristiche tecniche. "E l'amministrazione, dopo un'inerzia di anni, in nome della necessità di approvare il piano per evitare che decadesse tutto, ha voluto approvare uno strumento senza le opportune comunicazioni e l'opportuno convelgimento dei cittadini. Aggregando le osservazioni - ha proseguito il consigliere - non è stato possibile esprimere un voto univoco ed esercitare le puntuali azioni di indirizzo e di controllo Inoltre si sono riscontrati forti dubbi di legittimità su tutto il processo che, a garanzia di tutti, sarebbe utile chi di dovere verificasse non merita un Sindaco e delle forze politiche che si limitano ad avallare una visione della città circoscritta all'oggi senza progettare lo sviluppo futuro, approvando norme interpretabili e di difficile applicazione". "Infine - ha concluso il gruppo di opposizione - vorremmo censurare e prendere una forte distanza dalle offensive ed improprie dichiarazioni del sindaco rivolte al referente tecnico di Confindustria Toscana Sud in occasione della discussione di un nostro atto d'indirizzo volte a realizzare uno Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Vallata Nella bramosia di colpire una persona che non la pensa come lei, non possiamo accettare che la Variante alla Strada 69 e il ponte Leonardo siano opere faraoniche con spreco di risorse pubbliche netta presa di posizione anche da parte del Presidente della Provincia di Arezzo, perché tese a minare la credibilità dell'Ente che rappresenta e dei suoi tanti dipendenti".