
"Mio padre Ugo Tognazzi" L’emozione di Gianmarco alla vigilia del gran finale È l’ora di Michele Placido
di Luca Amodio
"Non ci resta che il crimine" è il primo film di una triade ben riuscita che ha portato anche ad una serie Tv che andrà in onda a dicembre. Una intuizione di Massimiliano Bruno, regista e attore, che ha unito due generi: i viaggi di “Ritorno al futuro” e la commedia". Gianmarco Tognazzi ieri sera era per la prima volta a Castiglion Fiorentino. Habitué della Toscana dai tempi dei Laureati, e di Arezzo dove ha vigne e molti amici, tra cui Pau dei Negrita, è arrivato sotto la torre del Cassero per il Castiglioni Film Festival. Arrivato alla vigilia della giornata clou: quella che stasera porterà Michele Placido a Castiglion Fiorentino.
Ma una vigilia che Tognazzi colora da par suo, con parole intense dedicato al al “babbo” Ugo. "Ho avuto la fortuna di essere figlio d’arte di un uomo e un artista molto particolare, il suo grande pregio è stato essere sempre coerente nelle sue contraddizioni e nelle sue anticipazioni", dice Tognazzi junior. "Intuiva il futuro sia nella famiglia, avendone una allargata in altri tempi, sia nella costruzione dei suoi personaggi". E le parole quasi emozionate. "Crescendo ti rendi conto di aver avuto un padre che ti mette davanti alle tue responsabilità: non pretendendo da te ma lasciandoti libero di scegliere".
Applausi e divertimento intorno all’attore. Il prologo di una giornata molto attesa. Oggi nelle idee degli organizzatori ci sarebbe dovuta essere Violante Placido, ma il palco sarà tutto del padre. Lui, Michele Placido. Ed è una presenza che catalizza l’atgtenzione. Proprio stasera c’è da aspettarsi il record di presenze dopo cinque giornate oltre i duecento spettatori per sera.
Dai figli ai padri d’arte. Come da copione stasera si inizia alle 21 con l’incontro tra il pubblico e Michele Placido in un’autentica chiacchierata ricca di storie, ricordi, aneddoti ed emozioni. Il commissario Corrado Cattani, a citare uno dei suoi ruoli più celebri, protagonista della Piovra, presenterà il suo film "L’ombra di Caravaggio". La pellicola, proiettata nella terrazza del Cassero dalle 22, ripercorre le tappe salienti dell’artista, geniale e sovversivo, o se preferite genio e sregolatezza. Un film che ha convinto la critica, anche grazie ad un buon cast: Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert e Micaela Ramazzotti.
Soddisfatti gli organizzatori. "Ci apprestiamo a vivere la serata conclusiva della kermesse, la presenza di Michele Placido sarà il giusto coronamento di un’edizione che ha sicuramente alzato l’asticella della qualità e a cui il pubblico, in termini di partecipazione, ha risposto in maniera entusiasta". Queste le parole dell’assessore alla cultura Massimiliano Lachi, ideatore nove anni fa dell’edizione "zero" del festival, a cui fa eco la direttrice del festival Rocchina Ceglia. "Una manifestazione consolidata alla quale, quest’anno, in prima battuta, avevamo pensato di attribuire il fil rouge dei figli d’arte. Ma per ogni figlio d’arte, c’è sempre un padre o una madre che hanno lasciato il segno. Ecco, quindi, che a chiudere questa IX edizione sarà proprio un grande maestro del calibro di Michele Placido".
E infine, a corredo del festival, anche oggi tornano "Le notti dell’archeologia" che permetteranno di visitare in notturna i tesori di Castiglioni: dal sistema museale castiglionese con la torre del Cassero alla la Pinacoteca fino al museo archeologico.