MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Manutenzione dei corsi d’acqua: così il piano

Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha messo in campo una sinergia tra i Comuni della vallata per stabilire le priorità relative agli interventi

di Maria Rosa Di Termine

Il coronavirus non ferma la programmazione per mettere al riparo la vallata dal rischio idraulico. E al tempo della pandemia il calendario degli interventi sui bacini idrografici si stila con un percorso virtuale. E’ questo l’intento che si è prefisso il Consorzio 2 Alto Valdarno che in questi giorni ha concluso la serie di web meeting promossi in videoconferenza con sindaci e assessori dei Comuni valdarnesi. Obiettivo, preparare in sinergia lo schema dei lavori di manutenzione ordinaria da svolgere nel 2021 sui corsi d’acqua. "Entro il mese di novembre – ha spiegato la presidente Serena Stefani – siamo tenuti a predisporre la bozza da presentare alla Regione Toscana. Decidere insieme le strategie ci ha permesso, nel tempo, di migliorare il livello di sicurezza idraulica del territorio. Perciò non abbiamo voluto rinunciare neppure stavolta a un modus operandi che ha dato ottimi risultati".

Tredici gli appuntamenti, rigorosamente online causa Covid, che hanno coinvolto i titolari degli 11 municipi dei due versanti della valle e di Castiglion Fibocchi e Pelago compresi nella stessa unità idrografica omogenea. Tutti con lo stesso format: in apertura la presentazione della bozza di attività proposte, seguita dalla proiezione della cartografia dove erano evidenziati i tratti sui quali si intende agire l’anno prossimo, in applicazione alle disposizioni regionali, all’attività di vigilanza e alle indicazioni raccolte, e in conclusione con la sintesi dei pareri ricevuti dagli amministratori comunali. Per la prima volta inoltre è stato redatto e illustrato un vademecum, consegnato agli uffici tecnici di ogni Comune, per specificare meglio le competenze del Consorzio di Bonifica e le modalità con cui può e deve intervenire:

"Questo strumento nasce per semplificare i rapporti e i percorsi, in modo da affinare l’operatività – ha affermato il direttore generale Francesco Lisi – e per dare risposte certe ai cittadini che hanno fornito un contributo prezioso. Raccogliamo e valutiamo tutte le segnalazioni che arrivano dal comprensorio e, spesso, rappresentano un valido aiuto per tenere sotto controllo un reticolo importante, quello che ci è stato affidato dalla Regione e comprende complessivamente oltre 6.500 chilometri di aste fluviali". I rappresentanti delle amministrazioni locali hanno espresso apprezzamento per l’attività svolta dall’ente consortile che, dal 2014 ad oggi, ha provveduto a tagli e sfalci della vegetazione, a rimuovere i sedimenti eliminando criticità e pericoli imprevisti. Non solo, perché in questi mesi il lavoro si è anche concentrato sull’Arno con il taglio selettivo delle piante.