REDAZIONE AREZZO

"Manca il ricambio generazionale". L’analisi delle associazioni di categoria

Appello per invertire il trend: occorre agire nelle scuole e sulla formazione

Appello per invertire il trend: occorre agire nelle scuole e sulla formazione

Appello per invertire il trend: occorre agire nelle scuole e sulla formazione

Una caduta verticale quella che sta registrando il mondo dell’artigianato. Un panorama allarmante che emerge da un’elaborazione dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia) basata su dati dell’Inps e di infocamere/Movimprese. L’analisi sottolinea come negli ultimi undici anni ci sia stata una vertiginosa caduta del settore, interrotta solo nel 2021, quando il numero di artigiani ha mostrato un timido segno positivo rispetto al 2020, con un incremento di 2.325 unità. Un fenomeno a cui non è estranea la nostra provincia. A giocare un ruolo decisivo la concorrenza esercitata dalla grande distribuzione e il commercio online. "E poi l’invecchiamento progressivo della popolazione artigiana, con insufficiente ricambio generazionale. Perché le professioni manuali attraggono sempre meno giovani" spiega Edi Anasetti, direttrice di Cna. "Da tempo stiamo monitorando le nostre imprese e siamo ormai abbondantemente sotto le 10 mila, inoltre tra i nostri associati stiamo assistendo ad un graduale processo di invecchiamento. Pensionati che hanno problemi nel dare continuità aziendale e per questo alcuni continuano ad amministrare le loro aziende" continua. "C’è il grande tema del passaggio generazionale perché i giovani non conoscono le opportunità dell’artigianato. Da diversi anni arrivano molte segnalazioni di artigiani che pur avendo un buon mercato, sono costretti ad andare avanti nonostante la pensione oppure a chiudere. La verità è che c’è lavoro nell’artigianato (a parte la crisi che sta investendo il settore della moda e la sua filiera), ma non c’è chi vuole intraprendere questo percorso".

"Il problema principale per i giovani è la non attrattività del lavoro. Dovremmo fare molto nelle scuole per far capire che ci sarebbe lavoro a volontà, ben retribuito, in grado di offrire soddisfazioni, e all’avanguardia" spiega Alessandra Papini, segretario di Confartigianato Imprese. "Purtroppo manca la formazione e la cultura di far capire quanto il lavoro artigianale possa essere bello". A questo si aggiunge un alto elemento: "La diminuzione delle piccole e medie aziende anche per l’acquisizione di grandi gruppi e fondi di investimento".

Gaia Papi