REDAZIONE AREZZO

"Mai sesso con loro": il Pm cita le avances delle prostiture romene, Gratien nega

Le intercettazioni a sfondo hot al centro anche dell'assise: e il frate, stretto da Dioni, non fuga i dubbi sulla sua personalità sessuale

Il pm Marco Dioni che ha condotto le indagini

Arezzo, 2 luglio 2016 -Tiene botta sul compensop delle accuse, la sua versione si incrina sulle donne. Prostitute e zingare rumene conosciute a Perugia mesi dopo la scomparsa. Il tema esplode alla ripresa pomeridiana della corte d’assise. Che rapporti c’erano con Cristina, la lucciola? Il frate pare sicuro: solo una conoscenza che poi era diventata l’offerta di una stanza in cui trasferirsi, più vicina alla stazione di Perugia.

Sesso? Sì, lei me l’ha offerto a fine dicembre 2014, una volta che non c’era il marito: vuoi fare l’amore? Il termine è molto più volgare e lui spiega che non lo conosceva. Gratien racconta di essersi inalberato: non posso sono un sacerdote e poi «non si alza». Il Pm fa l'ingenuo: cosa non si alza? Lui dice di avere disfunzioni erettili da quando soffre di ernia al disco, una decina d’anni.

Come ha fatto a scoprirlo se non frequenta donne? «La mattina, quando non mi sveglio da uomo». Dioni tira fuori le intercettazioni telefoniche. Lì Cristina è esplicita: dice che vuole un figlio da lui, si arriva fino a quando lui si infila nell’ascensore di casa di lei. E poi i brogliacci delle chiamate con Alexandra, la zingara sentita oltre un anno fa dal Gip. La nomade dice che va a casa di Gratien per «dargliela», usa termini di gergo, mima un orgasmo telefonico.

Il sacerdote non si scuote: «Mai fatto l’amore con una donna, il mio ministero me lo impedisce». Dioni snocciola frequentazione di siti porno. Gratien non riesce a fugare i dubbi sulla sua reale personalità sessuale.