
I tre consiglieri di Anghiari Unita che sollevano spiegazioni sul bilancio. Da sinistra Gabriele Furlan, Barbara Croci e Mario Checcaglini
Piccolo colpo di scena nell’ultimo consiglio comunale di Anghiari. Al momento della votazione del bilancio di previsione 2025, i due gruppi di minoranza – Anghiari Unita e Patto Civico – si sono assentati. Questa posizione, assunta all’unanimità, è motivata dal fatto che ritengono di non essere stati messi in grado di esprimere un giudizio compiuto sugli elementi di dettaglio del bilancio stesso. Responsabile – si precisa - è l’invio non puntuale della documentazione a corredo del bilancio e l’assenza di documenti quali la relazione del revisore e il piano triennale delle opere pubbliche.
Pur tuttavia, i due gruppi non hanno rinunciato - nel merito dei numeri - a rilevare alcuni elementi negativi nel bilancio stesso che intendono portare all’attenzione dell’opinione pubblica. Il primo dei quali, considerato negativo, è l’incremento del prelievo tramite l’addizionale Irpef, che dopo la decisione presa aumenta il prelievo fiscale su tutti i redditi.
In tema di rifiuti, le minoranze si esprimono positivamente: "Il bilancio evidenzia a preventivo il minor costo della fattura proveniente da Sei Toscana, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti (circa 70 mila euro in meno). Bene, dopo tanti incrementi nel corso degli anni, finalmente si vede il segno "meno" nel costo della gestione dei rifiuti". Chiedono però che tale decremento si trasferisca alle famiglie, con la riduzione della Tari che esse pagano.
Fanno poi notare che il bilancio evidenzia una forte riduzione delle risorse per lo sviluppo turistico, circa il 30% in meno rispetto alle risorse stanziate l’anno precedente. A ciò, si deve aggiungere che Anghiari è oggi uno dei pochi Comuni, se non l’unico, che in Valtiberina ha deliberato l’applicazione della tassa di soggiorno: una ragione in più per investire su di un settore che rappresenta una straordinaria occasione di sviluppo.
L’ultimo riferimento e all’Imu: ad Anghiari – ricordano i due gruppi – la tassazione permane fra le più gravose dell’intera Valtiberina sugli immobili destinati ad attività produttive, il che è da considerare un disincentivo per l’insediamento delle imprese nel territorio di Anghiari.