ll Giardino del futuro: la resilienza vegetale e umana di Salvatori

A Sansepolcro, Casermarcheologica ospita la mostra "Il Giardino del futuro" con opere di Andrea Salvatori e piante selezionate da Aboca Museum, riflettendo sulla resilienza vegetale e umana di fronte ai cambiamenti climatici. Una collaborazione che unisce arte contemporanea e natura.

ll Giardino del futuro: la resilienza vegetale  e umana di Salvatori

ll Giardino del futuro: la resilienza vegetale e umana di Salvatori

Molte sono le iniziative organizzate da Casermarcheologica a Sansepolcro. Tra queste la mostra dedicata al tema della resilienza vegetale e umana, dal titolo Il Giardino del futuro, visibile fino al 28 aprile. Venti opere, tra sculture e istallazioni, di Andrea Salvatori, celebre artista faentino, nonché maestro indiscusso nel campo della scultura concettuale in ceramica, sono affiancate da ottanta piante selezionate da Aboca Museum e affrontano il tema del futuro del nostro pianeta. La mostra nasce dalla collaborazione tra Casermarcheologica (Ilaria Margutti, Laura Caruso, Alice Solfanelli) e Aboca Museum, diretto da Anna Zita Di Carlo, e realizzata con la partecipazione di Friday For Future, vuole unire due realtà. Da un lato l’apertura ai linguaggi del contemporaneo attraverso le opere di Salvatori, artista in parte neo rinascimentale e in parte neo dadaista, i cui lavori ottenute con accostamenti diversi assumono forme organiche, e dall’altro un percorso verde narrativo sulle capacità della natura di resistere ai cambiamenti climatici. Protagoniste sono le piante, che si sono adattate alle condizioni più estreme, dal ginko al pino e all’edera.

Liletta Fornasari