L’impatto tecnologico sulle aziende: "Sfida da vincere: ora servono tutele"

Baldi (Confartigianato): " Più di un lavoratore su tre dovrà fare i conti con l’IA"

L’impatto tecnologico sulle aziende: "Sfida da vincere: ora servono tutele"
L’impatto tecnologico sulle aziende: "Sfida da vincere: ora servono tutele"

"Dobbiamo affrontare il repentino cambiamento imposto dall’intelligenza artificiale, senza preoccupazione, ma sapendo che il lavoro da fare sarà tantissimo". A parlare è il presidente di Confartigianato Maurizio Baldi (nella foto). "Secondo uno studio della nostra associazione, il 36,2% del totale degli occupati subirà l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Le professioni più esposte – continua Baldi - sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione". Per questi motivi Baldi chiede un continuo e proficuo dialogo con il governo affinché le iniziative di legge tengano come punto fermo oltre allo sviluppo tecnologico, la tutela dei lavoratori e la proprietà intellettuale. "Come Confartigianato abbiamo portato avanti la proposta di modifica alla legge 206, puntando il dito soprattutto sulla questione ricerca e sviluppo. Non vorremo – sottolinea Baldi – che questo grande cambiamento rimanga nelle mani dei grandi player. C’è poi il tema legato all’intelligenza autogenerativa che crea evidenti problematiche relative al copyright e che mai prima erano state affrontate".

Per Giacomo Cariulo, presidente della Federazione Comunicazione di Confartigianato, si tratta ormai di una questione su cui non possiamo più rimandare riflessioni e considerazioni. "Sarà l’ennesima montagna da scalare per le nostre imprese e avrà un impatto sul mondo del lavoro con esiti probabilmente mai visti prima, ma quello che noi, come associazione, dobbiamo fare, è razionalizzare la questione e dare supporto alle aziende che vorranno affrontare questa nuova rivoluzione. Ci sarà un’enorme trasformazione delle professioni nel prossimo futuro, e la tecnologia sostituirà ahimè alcune figure lavorative, ma pur cercando di tutelare alcune attività a conservazione dell’"artigianalità" che ci contraddistingue in molti settori, dobbiamo essere realisti e prepararci allo scenario che ci attende", aggiunge Cariulo.