
Valentina Vadi, nella veste di presidente della conferenza zonale dei sindaci,. esprime. preoccupazione e indignazione per la decisione di Rfi e Trenitalia
di Massimo BagiardiSAN GIOVANNINuovi problemi per i pendolari valdarnesi. Come se non bastassero i tanti già denunciati nel corso degli ultimi anni si è svolta mercoledì pomeriggio, in videoconferenza, una riunione convocata da RFI e Trenitalia Toscana, con la partecipazione dell’assessorato regionale ai trasporti e dei sindaci dei comuni interessati dal passaggio dei treni lungo la linea Firenze–Roma. Tema all’ordine del giorno un intervento di manutenzione straordinaria all’interno della galleria del San Donato, vicino a Firenze, che comporterà dal 18 al 23 luglio, causa ulteriori lavori, la deviazione di ben 18 treni regionali e 2 intercity sulla linea lenta tra Firenze e Roma determinando modifiche all’orario e possibili aumenti dei tempi di percorrenza.
A far alzare il coro di protesta è Valentina Vadi, nella veste di presidente della conferenza zonale dei sindaci, che esprime forte preoccupazione e indignazione per la decisione adottata da RFI e Trenitalia anche per il non trascurabile fatto che a fronte della deviazione forzata dei treni regionali, tutti i treni dell’Alta velocità continueranno a transitare regolarmente nella Galleria San Donato, con ritardi minimi, poiché ne resteranno gli unici utilizzatori: "Si tratta di una scelta chiaramente sbilanciata – commenta Valentina Vadi – che conferma un orientamento già evidente: in caso di difficoltà, sono i servizi per i pendolari a essere sacrificati per primi, mentre quelli ad alta velocità vengono tutelati. Non si tratta solo di un disagio temporaneo. Come presidente della Conferenza dei sindaci vedo in questa gestione un segnale preoccupante delle future intenzioni di RFI e Trenitalia, che sembrano orientate a dirottare stabilmente i treni regionali sulla linea lenta a partire da gennaio 2026. Una posizione che riteniamo inaccettabile".
Vadi poi afferma: "Chiedo con forza un intervento diretto del Ministero dei Trasporti, affinché venga salvaguardato il diritto alla mobilità dei pendolari e la qualità della vita di chi ogni giorno utilizza il treno per motivi di lavoro o studio. La manutenzione è necessaria, ma non può avvenire sempre e solo a spese del trasporto pubblico locale. Con questa posizione ci presenteremo all’incontro del 17 luglio e nel caso in cui non avessimo risposte concrete a garanzia dei diritti dei pendolari sposteremo la nostra protesta a Roma".
Alla protesta si è poi unito il presidente del Comitato Pendolari Valdarno Maurizio Da Re - "Ancora una volta ferrovie tratta i pendolari come clienti di serie B. Sui lavori vengono adottati due pesi e due misure" ha affermato il portavoce.