CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Lavori al ponte, chiude lo Spino. Da ottobre per almeno due mesi: "Così si isola un’intera comunità"

Il sindaco Marcelli interviene dopo la decisione della Provincia. Esplode così il caso dello Spino

Claudio Marcelli, primo cittadino di Pieve Santo Stefano, interviene sulla strada che verrà presto chiusa al traffico: «Bloccare il transito in maniera così drastica, per quanto mi renda conto dell’importanza dell’intervento sul ponte, non va bene»

Claudio Marcelli, primo cittadino di Pieve Santo Stefano, interviene sulla strada che verrà presto chiusa al traffico: «Bloccare il transito in maniera così drastica, per quanto mi renda conto dell’importanza dell’intervento sul ponte, non va bene»

di Claudio Roselli

Strada che verrà chiusa e sindaco Marcelli che non è d’accordo, anche se non nel merito della questione. Il tempo di mandare in scena la terza edizione de "Lo Spino – Leggende in Salita" (sabato 27 e domenica 28 settembre), poi in ottobre la provinciale 208 che collega con il valico dello Spino e con La Verna verrà interrotta subito dopo il bivio per Caprese Michelangelo al fine di consentire l’effettuazione dei lavori di consolidamento di un ponte della lunghezza di circa 50 metri. Intervento che si rende necessario per motivi di sicurezza (magari, durante il periodo estivo sarebbe stato meglio), ma che creerà inevitabili disagi a chi, per motivi di lavoro, di studio o altro (ricordiamo che a Pieve c’è l’istituto professionale "Camaiti"), dovrà sia salire verso il Casentino che scendere in direzione della Valtiberina. Una situazione destinata a durare per almeno un paio di mesi, che potrebbero slittare a tre, quindi ci potrebbe stare un ripristino della normalità con l’anno nuovo. L’alternativa viaria non manca: deviazione verso Caprese, poi verso la frazione di Lama e ascesa che conduce a Chiusi della Verna.

"Abbiamo stanziato 20 milioni di euro per la sistemazione dei tanti ponti a rischio nel nostro territorio e in tutte le vallate", ha spiegato il presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri. Semmai, l’handicap principale è quello che accuseranno Montalone e Compito, le due località comprese fra il ponte e il passo dello Spino (la seconda appartiene al Comune di Chiusi della Verna), perché per recarsi a Pieve dovranno compiere una sorta di "giro dell’orto", ovvero andare fino a Chiusi e poi attraversare Caprese, allungando di una buona mezzora. E qui si inserisce la presa di posizione di Claudio Marcelli, primo cittadino di Pieve: "Montalone non è certo un paese popoloso – premette – ma vi sono pur sempre ragazzi che la mattina debbono recarsi a scuola e anziani che debbono venire alla Casa della Salute di Pieve. Bloccare il transito in maniera così drastica, per quanto mi renda conto dell’importanza dell’intervento sul ponte, non va bene. Ho già scritto alla Provincia, invitandola ad adottare due diverse soluzioni che mi sembrano percorribili: esiste una strada secondaria che può essere benissimo sistemata in tempi brevi per un paio di chilometri e quindi rendendola agibile sarebbe salvo il collegamento diretto con Pieve; in secondo luogo, se vi fossero difficoltà, perché non procedere sul ponte in maniera separata nelle due corsie di marcia, per fare in modo che vi sia un passaggio garantito a senso unico alternato?".