
Il Centro Studi sul Quaternario avvia ciclo di conferenze su "L’analisi del dna antico nei contesti archeologici" a Sansepolcro. Esperti esploreranno il ruolo fondamentale del dna antico nella comprensione delle civiltà antiche.
Il Centro Studi sul Quaternario - in collaborazione con il Comune di Sansepolcro, il Museo Civico Piero della Francesca, l’Università di Siena e l’Università di Firenze – dà il via a un ciclo di conferenze dal titolo "L’analisi del dna antico nei contesti archeologici", che prende il via oggi al museo civico biturgense con inizio alle 17. Questa serie di incontri esplorerà il ruolo di una disciplina che sta rivelando aspetti sorprendenti sulla storia dell’uomo e delle civiltà antiche, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate. Si comincia con Alessandra Modi del dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, che terrà una conferenza dal titolo "Dai fossili alle molecole: il racconto della storia naturale dell’uomo attraverso il dna antico", esplorando le modalità attraverso cui il dna antico racconta la nostra storia evolutiva. Sabato 16 novembre Costanza Cannariato, sempre dal dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, interverrà con "Pompei, capsula del tempo dell’Impero Romano: analisi paleogenomica dei resti umani rinvenuti nell’antica città", approfondendo le recenti scoperte archeogenomiche su Pompei. Infne, sabato 23 Michela Ciervo, ancora del dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze presenterà "Ricostruzione della storia demografica del Sud America attraverso l’analisi del dna antico estratto dai resti fossili dei cacciatori-raccoglitori precolombiani", che offrirà uno sguardo inedito sulla demografia antica del continente sudamericano. L’ingresso è libero e aperto a tutti gli interessati. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per scoprire come l’analisi del dna antico possa contribuire alla nostra comprensione delle civiltà del passato.