GAIA PAPI
Cronaca

L’agricoltura riparte, il lavoro no Stagionali in ritardo: raccolto a rischio

Coldiretti lancia l’allarme: "Situazione preoccupante". Per ora 403 domande trattate, 300 stranieri assegnati

L’agricoltura riparte, il lavoro no Stagionali in ritardo: raccolto a rischio

di Gaia Papi

Sono passati dieci giorni dal click day per l’ingresso di lavoratori stranieri previsto dal decreto flussi 2022, andato in overbooking dopo un’ora dal varo. Oggi sappiamo quanti lavoratori sono stati assegnati alla nostra provincia, ma ancora manca la graduatoria. Tradotto: le aziende non possono organizzare il lavoro che nei campi è in partenza, perché lì è la natura che comanda.

La piattaforma ministeriale sta progressivamente rilasciando le istanze che devono essere lavorate dall’ufficio; al momento, ma è un dato parziale, risultano visibili 403 domande per lavoro stagionale e 201 domande per quello subordinato-autonomo. Le richieste presentate saranno distribuite per ambito provinciale a ciascuno Sportello unico per l’immigrazione, che procederà a istruirle, tramite un sistema informatico dedicato, nel rispetto del limite delle quote comunicate dal ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Sono trecento gli stranieri assegnati alla nostra provincia, di cui 215 richiesti dalle associazioni di categoria, 77 privatamente e 8 le quote di lavoratori pluriennali stagionali, che si rinnovano di anno in anno.

"Siamo molto soddisfatti del numero assegnato ad Arezzo da cui erano partite un gran numero di richieste. Siamo la provincia che ha avuto un numero di assegnatari tra i più alti" spiega Monica Conti, responsabile lavoro Coldiretti Arezzo.

"Ora manca una graduatoria che informi sulla ripartizione dei lavoratori. Coldiretti ne aveva richiesti 110, a questi si devono sommare quelli di Cia e di Confagricoltura. Credo che rimarremo tutti soddisfatti". Ma c’è un ma.

Continua la preoccupazione nel mondo agricolo: ora riguarda le tempistiche. "Non conoscendo ancora il numero di lavoratori assegnati non sappiamo su chi fare affidamento. Le aziende non sanno come organizzarsi, per farlo devono sapere quanta forza lavoro poter inserire in organico. Da giorni stiamo chiamando per avere una risposta, senza ottenerla".

I tempi cominciano a essere già stretti nel mondo dell’agricoltura. Il taglio del bosco termina il 15 aprile, e a giorni, tempo permettendo, il calendario impone già le prime semine. Mentre le lancette scorrono veloci nei campi, la preoccupazione sale.

"Ci hanno promesso che, se dopo trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria non avremo una risposta, in automatico partirà il nulla osta con il quale i lavoratori stranieri potranno recarsi nelle ambasciate dei loro paesi per ritirare il Visto, necessario per arrivare in Italia ed iniziare a lavorare" spiega Conti.

Da quel momento si dovranno attendere i tempi burocratici, molto diversi in ciascuno Paese, per rilasciare il visto.

Una volta ottenuto, per il lavoratore sarà il momento di trovare un volo per l’Italia. "A dieci giorni dal click day, se i tempi di realizzazione della graduatoria continuano a dilatarsi, c’è il rischio, anche quest’anno, di un ritardo nell’arrivo di forza lavoro. Continuiamo a essere seriamente preoccupati" conclude Conti.