
CORTONA
"Abbiamo fatto". Carabiniere si finge ladro, getta l’esca e arresta il malvivente. Succede a Terni, nel comune di Montegabbione, ma l’uomo bloccato dai carabinieri è un cortonese.
La storia è di qualche settimana fa: è un lunedì pomeriggio quando nel bel mezzo del pomeriggio, circa alle 15,30, due soggetti fanno irruzione in un’abitazione nel comune della provincia di Terni.
I ladri muniti degli attrezzi del mestiere, arnesi da scasso, frullino da cantiere iniziano a scassinare una cassaforte posta nel magazzino della casa. L’operazione va avanti con qualche rumore di troppo tant’è che la figlia del proprietaria che vive lì vicino si era insospettita ed era andata a vedere cosa stava succedendo.
E’ così che si è ritrovata vis a vis con i due farabutti i quali alla sua vista sono fuggiti a gambe levate lasciando sul posto tutta la loro cassetta degli strumenti. Subito la chiamata al 112 che ha allertato i carabinieri della compagnia di Orvieto che hanno inviato sul posto una pattuglia di Montegabbione.
Il comandante della stazione locale ispezionato il magazzino si era accorto di una radiolina che i ladri si erano dimenticati nel magazzino. Qui l’intuizione.
"Pronto, sì, abbiamo fatto", chi è dall’altra parte riconosce il segnale ma non il mittente e risponde, "sì, arriviamo".
Lanciata l’esca il complice arriva e viene acciuffato dai militari che nascosti dietro l’abitazione, avevano aspettato l’arrivo del palo, sopraggiunto poco dopo con una Fiat bianca.
Fermato e bloccato dai carabinieri il palo è stato trovato in possesso della radio trasmittente che aveva ricevuto la chiamata.
L’uomo aveva poi incollato alla sua auto anche delle targhe adesive proprio per evitare che da un controllo emergesse la targa originale del mezzo.
L’individuo beccato dai carabinieri è residente a Cortona ed ha 52 anni: era già noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi e per lui sono scattate le manette per furto in abitazione in concorso.
Siamo sicuri che il cortonese cinquantenne si ricorderà molto bene di come i militari dell’Arma sono riusciti a individuarlo e metterlo difronte alle proprie responsabilità dopo il blitz che doveva rappresentare uno dei furti compiuti senza particolari problemi, almeno nelle intenzioni dei malviventi.
Luca Amodio