La tragedia a 64 anni. D’Ettore, malore fatale nella vacanza in Calabria. Il legame con la città

La fine improvvisa del garante dei detenuti, qui il debutto in politica. Aveva guidato Fi, nel 2022 l’adesione a Fdi, poi l’incarico nazionale.

La tragedia a 64 anni. D’Ettore, malore fatale nella vacanza in Calabria. Il legame con la città

La fine improvvisa del garante dei detenuti, qui il debutto in politica. Aveva guidato Fi, nel 2022 l’adesione a Fdi, poi l’incarico nazionale.

La notizia rimbalza dalla Calabria a metà mattina. La morte improvvissa di Felice Maurizio D’Ettore apre una ferita nel, politico di lungo corso e Garante nazionale dei detenuti, apre una ferita nella città dove ha vissuto per anni e alla quale era molto legato. D’Ettore era in vacanza con la famiglia in Calabria, a Locri, dove risiede la madre. È morto nell’ospedale della cittadina ionica, dov’era arrivato dopo avere accusato un malore. I tentativi di rianimarlo da parte dei medici dell’ospedale calabrese si sono rivelati inutili. Secondo una prima ricostruzione D’Ettore si sarebbe sentito male a casa e avrebbe deciso di raggiungere l’ospedale accompagnasto dagli uomini della scorta, per sottoporsi ad accertamenti clinici. Improvvisamente, la situazione è precipitata: dopo avere perso i sensi, non si è più ripreso. Oggi a Locri sono attese le figlie del Garante nazionale dei detenuti che vogliono capire le cause della morte e non è escluso che chiedano un accertamento sul corpo del padre.

Pur essendosi trasferito da molti anni a Roma, D’Ettore era rimasto legato alla Calabria e a Locri, dove vivono, oltre all’anziana madre, molti suoi familiari. Ma il legame era rimasto molto forte anche con Arezzo dove aveva vissuto per lunghi anni e dove aveva cominciato la sua carriera politica come consigliere comunale di Forza Italia. Il debutto in politica era stato nell’assemblea consiliare del Comune di Bucine dal 1995 al 1999 e dal 2004 al 2009. Una lunga carriera politica che nel 2007 lo aveva portato alla guida del coordiinamento provinciale di Forza Italia. Ruolo che aveva portato avanti fino al 2021.

D’Ettore è stato anche vicepresidente dell’Agenzia Regionale di Sanità (Ars) e componente dell’Osservatorio regionale sul federalismo fiscale in Toscana.

Nel 2018 l’approdo in Parlamento: era stato eletto deputato nel collegio uninominale di Arezzo, insieme all’altro aretino Stefano Mugnai, sempre per Forza Italia. Poi, con lo stesso Mugnai aveva aderito alla formazione promossa dal sindaco di Venezia, Brugnaro, "Coraggio Italia" con la quale aveva poi chiuso la carriera parlamentare. Nel 2022 non era stato ricandidato, poi la decisione di aderire a Fratelli d’Italia condividendo il progetto politico di Giorgia Meloni. Nel settembre dello scorso anno era stato nominato presidente del Collegio di Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

Moltissimi i messaggi di cordoglio dagli esponenti della politica nazionale e aretina. A cominciare dalla premier Giorgia Meloni che ha ricordato "la dedizione e la professionalità" di D’Ettore, "in particolare in un momento così difficile per il mondo penitenziario. Sono sinceramente vicina, anche a nome dell’intero Governo, ai suoi familiari, che abbraccio nel ricordo di un uomo onesto e generoso".

Tra i primi messaggi alla famiglia anche quello del Guardasigilli Nordio che ha evidenziato il valore della funzione svolta da alla guida di un dipartimento strategico. D’Ettore era ordinario di diritto privato al dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa dell’Università di Firenze che in una nota rievoca i passaggi salienti della sua carriera accademica "iniziata a metà degli anni ‘90" proprio nel capoluogo toscano. Dal 1999 ha insegnato presso l’Università Insubria Varese-Como e nel 2005 è diventato professore ordinario presso il dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa dell’Ateneo fiorentino, di cui è stato direttore dal 2007 al 2012.