La Società storica e l’istruzione musicale fra pubblico e privato

Ultimo appuntamento oggi del ciclo di conferenze “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea” organizzato dalla Società storica aretina col patrocinio del Comune. Alle 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Claudio Santori parlerà de “L’istruzione musicale fra privato e pubblico”.

Basterebbe Arezzo – recita una famosa frase attribuita al Carducci – a fare la gloria d’Italia. Anche se Carducci, per i ben noti motivi legati al ruolo di subordinazione che ha avuto la cultura musicale in Italia, pensava all’arte, alla letteratura e alla scienza, non certo alla musica. E invece la musica è stata ad Arezzo da sempre coltivata e studiata con successo, prendendo le mosse dal più famoso teorico e riformatore di tutti i tempi: il monaco Guido. Dai suoi insegnamenti muove un filo rosso che vede un’agguerrita scuola di musica culminata nel “secolo d’oro” con maestri come Paolo Aretino e Orazio Tigrini e sviluppata non solo in ambito ecclesiastico, ma anche nell’ambiente laico fino ad arrivare a quello che al coronamento con la fondazione del Liceo Musicale annesso al Liceo Classico “Francesco Petrarca”.

Santori ha studiato musicologia con Remo Giazotto e Clemente Terni; armonia e contrappunto con Marcello Guerrini. Critico musicale de “La Nazione”, ha all’attivo una cinquantina di pubblicazioni. Ha fatto rappresentare atti unici, pubblicato una traduzione delle Trachinie di Sofocle, autore di composizioni musicali. Nel 2008 è stato nominato “Chevalier dans l’Ordre des Palmes Academiques” della Repubblica francese. Promotore del Liceo musicale, dove ha insegnato, ha collaborato con la cattedra di Storia della Musica dell’Università di Siena. Già preside nei Licei e rifondatore della Filarmonica Guido Monaco, è presidente della Brigata Amici dei Monumenti e dell’Orchestra Città di Arezzo, vice presidente dell’Accademia Petrarca, consigliere e socio fondatore, della Società storica aretina. Ingresso libero.