La potenza di una promessa senza tempo

P rometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e...

P rometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi.

La formula del consenso matrimoniale è risuonata ieri mattina in una stanza dell’hospice di Agazzi tra Serafino ed Emanuela. Nel passaggio dal tempo all’eternità, il bene resta mentre il male cade e così l’espressione "finché morte non ci separi", nel caso di un amore segnato dalla malattia di Serafino, relega il matrimonio alla sola condizione terrena, senza la trasfigurazione di una promessa senza tempo. Sarebbe meglio dire "finché morte non ci unisca" perché l’amore può essere più forte di tutti i limiti che segnano la vita sulla terra.

Federico D’Ascoli